La Nuova Sardegna

Cagliari

Villamassargia, il pane servito in mensa puzza ma è sano

Tamara Peddis
Villamassargia, il pane servito in mensa puzza ma è sano

Dopo l'allarme lanciato dai genitori e dalle maestre della scuola primaria, è intervenuto l'istituto Zooprofilattico della Sardegna: nessuna impurità nel pane analizzato

02 aprile 2017
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Il pane servito nella mensa della scuola primaria aveva un odore sgradevole, tanto da preoccupare genitori e insegnanti che hanno segnalato il fatto all'amministrazione comunale di Villamassargia per capire cosa fosse accaduto. Ma le analisi effettuate all'istituto zooprofilattico della Sardegna hanno rilevato assenza di impurità e il campionamento del pane è risultato conforme ai sensi della normativa vigente secondo quanto trasmesso dal servizio igiene degli alimenti e della nutrizione della Asl 7 di Carbonia al Comune di Villamassargia che aveva chiesto chiarimenti. A darne notizia è la sindaca Debora Porrà per tranquillizzare i genitori dei piccoli sulla qualità del cibo distribuito nella mensa. Il fatto si è verificato lo scorso gennaio e immediatamente si è deciso di far analizzare il pane. I risultati dell'istituto zooprofilattico sono arrivati al comune solo alcuni giorni fa.

“Il pane è imbustato singolarmente e probabilmente si trattava dell'odore della plastica o dell'umido rilasciato dal pane caldo e subito imbustato”, ha spiegato la prima cittadina cercando di fare chiarezza soprattutto per i genitori dei bambini. La preoccupazione sul cibo si è verificata anche qualche giorno fa perché nella minestra che doveva essere servita in mensa, insegnanti e operatrici hanno trovato larve e farfalline. Il caso ha suscitato un forte allarmismo da parte dei genitori. Il comune ha organizzato un'assemblea convocando genitori e responsabili della ditta che gestisce la mensa.

Le farfalline probabilmente erano già nella pasta e durante la bollitura probabilmente non erano molto visibili. C'è stato comunque l'impegno di mettere in atto maggiori controlli. La sindaca ha fatto sapere che secondo quanto previsto dal regolamento, la ditta verrà sanzionata, ma tuttavia la Asl7 interessata dai disservizi contestati, non ha ritenuto i fatti rilevanti per la salute pubblica, tanto da richiedere un'ordinanza di chiusura del primo cittadino o sospensione del servizio per ragioni igenico – sanitarie.

In Primo Piano
L’intervista

Giuseppe Mascia: «Cultura e dialogo con la città, riscriviamo il ruolo di Sassari»

di Giovanni Bua
Le nostre iniziative