La Nuova Sardegna

Cagliari

Tzia Erminia neo centenaria di Sadali: "Il segreto? Un buon bicchiere di rosso"

Alessandro Bulla
Tzia Erminia neo centenaria di Sadali: "Il segreto? Un buon bicchiere di rosso"

Festeggiamenti domani sabato 20 maggio, tutto il paese è invitato a partecipare

19 maggio 2017
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SADALI. Il segreto della longevità? “Il lavoro, gli alimenti sani e genuini e un buon bicchiere di vino”. Lo sostiene Erminia Farris la neo centenaria di Sadali. Figlia quartogenita di Virginia Loi e Salvatore Farris è nata nel paese della Barbagia di Seulo il 15 maggio del 1917.

Ha avuto un’infanzia serena della quale le piace raccontare con dovizia di particolari alcuni “avvenimenti” che le sono rimasti impressi nella memoria, come la nascita della sorella Felicina e il periodo in cui frequentò la scuola. Nella sua sua vita ha sempre sgobbato e non si è mai risparmiata. All’età di 21, il 2 ottobre del 1938, si è sposata con Efisio Meloni, un operaio di Sadali. Ha messo al mondo 5 figli, tutti maschi, dei quali solo tre, Piero, Claudio e Virgilio, sono viventi. La famiglia nel 1959 si è trasferita a Cagliari per consentire ai figli di poter proseguire gli studi.

Il marito dopo aver lavorato alle dipendenze di una delle imprese che hanno realizzato la diga sul Flumendosa, ad Orroli, è stato assunto, come usciere, dalle ferrovie complementari della Sardegna. Tzia Erminia per cinque anni ha fatto la guardia alla barriera della fermata di San Benedetto. Per non fare mancare niente ai figli è andata a lavorare a ore come donna servizio in alcune famiglie della borghesia cagliaritana.

E' tornata a Sadali non appena il marito, morto nel 1999 all’età di 89 anni, è andato in pensione. Non è mai stata con le mani in mano e si è data sempre da fare. Ha ripreso a coltivare la terra, una passione ereditata dal padre. Dai primi anni cinquanta del secolo scorso e sino al suo scioglimento, il 1991, è stata iscritta al partito comunista. Non ha mai disertato un appuntamento elettorale. Sino a pochi anni fa è stata iscritta anche alla Cgil. Da circa due anni, non è del tutto autosufficiente a causa di una caduta. 

Mangia di tutto ma preferisce i piatti della cucina povera sadalese e le minestre di ortaggi e legumi che accompagna con mezzo bicchiere di vino, rigorosamente rosso. Ha una memoria di ferro. Le piace conversare, guardare la televisione (adora i programmi di intrattenimento), e leggere. Tzia Erminia è accudita,amorevolmente, a turno dai tre figli e dalle nuore che la” coccolano” e non le fanno mancare niente.

I festeggiamenti per il raggiungimento dell’ambito traguardo sono stati posticipati a sabato 20 maggio. Si svolgeranno nel pomeriggio nel salone del centro sociale dopo la messa di ringraziamento officiata da don Giuseppe Sanna, l’amministratore parrocchiale. Ai festeggiamenti è stato invitato tutto il paese.

In prima fila ci saranno i figli, le nuore, i nipoti (9), i pronipoti (8) e gli amministratori comunali con in testa la sindaca Romina Mura. Erminia Farris è a memoria d’uomo l’ottavo sadalese che compie i cento anni. In precedenza hanno festeggiato il secolo di vita Silvia Cuboni, Maria Serrau, Giuseppina Aresu, Angelica Marci, Serafina Deidda, Zelinda Lobina, tutte decedute, e Zelinda Pagliero che vive ad Esterzili e ha 101 anni.

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