Sarrabus, i sindaci contro il declassamento dell'ospedale San Marcellino
Riforma sanitaria, i cinque primi cittadini del territorio bocciano l'emendamento sui presidi in zone disagiate
MURAVERA. L’emendamento sugli ospedali di zona disagiata proposto dalla commissione regionale sanità presieduta da Raimondo Perra non è condiviso dai sindaci dei cinque comuni del Sarrabus (Castiadas, Muravera, San Vito, Villaputzu e Villasimius). Eugenio Murgioni, Marco Falchi, Marco Antonio Siddi, Sandro Porcu e Gianluca Dessì ribadiscono un secco no alla riforma della rete ospedaliera proposta dalla Giunta regionale che prevede il declassamento del San Marcellino da ospedale di base a presidio di zona disagiata e respingono l'emendamento presentato in commissione sanità dichiarandolo non sufficiente a rispondere alle esigenze del territorio.
I sindaci chiedono con forza che venga mantenuta la chirurgia di emergenza urgenza h24 e i posti letto relativi alla chirurgia. “Non è accettabile - sottolineano Murgioni, Falchi, Siddi, Porcu e Dessì - la proposta di accorpare i posti letto del reparto medicina al reparto chirurgia. Respingiamo,inoltre- la proposta di una chirurgia programmata così come prevista dalla riforma e l'ipotesi di chiusura del laboratorio analisi.
” La nostra - sostengono i cinque sindaci unitamente ai movimenti e ai cittadini del Sarrabus - è una battaglia non di campanile ma una battaglia per i diritti del nostro territorio ad avere le stesse opportunità e gli stessi servizi dei cittadini che vivono nelle città come Cagliari.” Il Sarrabus vanta flussi turistici tra i più importanti dell'intera isola e non può permettersi di vedere declassato il proprio ospedale, ma soprattutto non può perdere un diritto sacrosanto sancito dalla nostra costituzione, il diritto alla salute.