La Nuova Sardegna

Cagliari

Arrestato mentre sta per innaffiare la piantagione di cannabis

Gian Carlo Bulla
La piantagione di cannabis indica scoperta a Gergei (foto Bulla)
La piantagione di cannabis indica scoperta a Gergei (foto Bulla)

Uomo di Gergei sorpreso dagli agenti del corpo forestale è stato condannato per direttissima a un anno e quattro mesi di reclusione con pena sospesa

19 agosto 2017
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GERGEI. È stato sorpreso venerdì mattina alle prime luci dell’alba dagli agenti del corpo forestale e di vigilanza ambientale delle stazioni di Isili e Senorbi e del nucleo investigativo di polizia ambientale di Cagliari mentre in località “Bau Casteddu”, nei pressi dell’omonimo rio, si accingeva a annaffiare una piantagione di cannabis indica occultata nel mezzo della vegetazione riparia e macchia mediterranea. Pierluigi Deidda, trentenne di Gergei, è stato arrestato dai ranger per coltivazione di sostanze stupefacenti.

Mentre una squadra di forestali provvedeva all’espianto delle piante di altezza compresa tra i 200 e i 230 centimetri, un’altra squadra ha rinvenuto, a poca distanza dalla prima, una seconda piantagione, anch’essa occultata in mezzo alla vegetazione, collegata alla prima da un tubo per l’irrigazione.

I forestali, complessivamente, hanno rinvenuto e sequestrato 30 piante e un ingente quantitativo di materiale utilizzato per la coltivazione: impianto di irrigazione, diversi serbatoi d’acqua, fertilizzanti, fitocelle, reticelle per proteggere le piante dal morso di animali, elettropompe e motori per il funzionamento dell’impianto di irrigazione.

Pierluigi Deidda, per accorgersi dell’eventuale passaggio di persone sul percorso che portava alle due piantagioni, aveva escogitato un singolare sistema di tessitura utilizzando del filo da cucito che si sarebbe dovuto spezzare al passaggio di persone estranee. Alcuni rocchetti dello stesso filo sono stati trovati nell’auto dell’arrestato e nella sua abitazione.

Deidda, dopo aver trascorso la giornata e la notte di venerdì agli arresti domiciliari, così come disposto dal magistrato di turno, oggi 19 agosto è stato tradotto in tribunale a Cagliari per il processo col rito direttissimo. Il giudice Stefania Selis lo ha condannato a un anno e quattro mesi di reclusione, pena sospesa, e gli ha comminato una multa di quattromila euro.

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