La Nuova Sardegna

Cagliari

Tattoo Convention a Quartu: tutti in fila per la star sarda Paolo Murtas

Stefano Ambu
Paolo Murtas alla Tattoo Convention di Quartu (foto Mario Rosas)
Paolo Murtas alla Tattoo Convention di Quartu (foto Mario Rosas)

Il 29enne oristanese è un talento internazionale dell'arte del tatuaggio

27 agosto 2017
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CAGLIARI. Loro sono i big del calcio, lui è un big del tatuaggio. Leo Bonucci, ora al Milan, si è fatto fare un disegno poco prima dell'ultima finale di Champions. Daniele De Rossi, campione del mondo e capitano della Roma, l'ha ospitato a casa sua nei giorni scorsi per un nuovo lavoro sulla pelle.

Nel suo settore, Paolo Murtas, 29 anni di Oristano, è anche lui campione del mondo. E il mondo, per soddisfare le richieste dei suoi fan, lo deve girare in lungo e in largo. Un esempio? A novembre 2017 sarà ospite dello studio, forse il più importante di tutti, chiamato Bang Bang, a New York. Un nome che, per gli appassionati del genere, è una garanzia: i clienti sono, giusto per fare qualche esempio, artisti come Ketty Perry, Justin Bieber e Rihanna.

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Da ieri 26 agosto Murtas è tra le principali attrazioni della edizione numero dieci della Tattoo Convention, inaugurata venerdì pomeriggio 25 agosto a Quartu. Inutile dire che per lui c'è già il tutto esaurito. Il suo cavallo di battaglia è il "realistico". Chi ama quel genere sa che è uno dei migliori. Una abilità nata a cinque-sei anni.

«Quando ero piccolo - scherza ricordando i primi lavori sul foglio di carta - mi dicevano che stavo tranquillo solo quando disegnavo». Allora si ispirava ai cartoon. Il suo preferito era Kenshiro. E allora lui ha continuato con l'arte. Scoprendo di essere bravo non solo con la matita. Ma anche con i tatuaggi.

E sono cominciati i viaggi: prima tre mesi a New York per imparare i segreti del mestiere. E poi a Dublino, coccolato e allevato in uno dei più importanti studi del mondo. Pronto per il grande balzo. Da allievo a maestro. Per una passione che è diventata professione. Il suo nome ha iniziato a girare. E quando il nome gira, ti vogliono tutti. Anche in Australia. E ancora a New York, questa volta da artista, non da apprendista. E Miami. Ma se c'è da fare il profeta in patria, come capita questi giorni a Quartu, lui lo fa. Prima della prossima partenza.

Ma d'altra parte per il mondo del tatuaggio è così. Impensabile stare fermi. C'è sempre da guardare, anche molto lontano, per imparare. E anche per lavorare. Tatuatori sardi globe-trotter.

Oggi 27 agosto, nei seimila metri quadri dello spazio allestito all'hotel Setar, l'ultima giornata per vedere in azione Paolo e i suoi 120 colleghi. E stasera ci saranno anche le premiazioni per il Tattoo contest per i lavori più belli realizzati nelle cinque categorie di realistico, figurativo, giapponese, tribale e traditional. Una manifestazione, la convention, che ogni anno ospita i grandi dei disegni sulla pelle. Tra loro anche Fabio Gargiulo, napoletano, tra gli artisti preferiti da Radja Nainggolan.

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