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Cagliari

Settimo San Pietro, raggiri ad anziani e falsi incidenti stradali: blitz in un campo nomadi

Settimo San Pietro, raggiri ad anziani e falsi incidenti stradali: blitz in un campo nomadi

Nel gruppo c'era anche una coppia alla quale in passato erano stati sequestrati beni per tre milioni di euro

07 settembre 2017
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CAGLIARI. Una banda specializzata nei raggiri ai danni di anziani e persone sole, nelle truffe degli specchietti retrovisori con i falsi incidenti stradali e nei furti è stata sgominata dalla polizia di Cagliari che nelle ultime settimane ha puntato ancora una volta i riflettori su un gruppo di nomadi, definiti i «caminanti», originari di Sicilia e Calabria esperti nel raggiro e nelle azioni criminali che da tempo si erano accampati lungo la bretella che collega la Provinciale 387 con la zona industriale di Settimo San Pietro e da li facevano partire le loro scorribande in tutta la Sardegna.

Pochi giorni fa, dopo le segnalazioni di truffe arrivate da Iglesias, Gonnosfanadiga, Olbia e altri centri dell'isola, gli agenti della divisione Anticrimine della questura, in particolare dell'ufficio misure di prevenzione, hanno fatto scattare un blitz nel campo nomadi, identificando tutti i presenti: 14 adulti e 9 minorenni. Il campo era costituito da 3 autocaravan, 5 caravan, alcuni anche di lusso, e 8 auto.

Durante l'operazione, ad una donna è stato notificato un foglio di via obbligatorio e due decreti di rimpatrio nel comune di residenza in provincia di Catania emessi il 24 e 28 giugno 2017 dal questore di Sassari. Altri due nomadi, una donna e un uomo, sono stati denunciati per inottemperanza ai provvedimenti di rimpatrio. Un altro foglio di via non è stato notificato perché uno dei componenti del gruppo si è reso irreperibile.

Tra le persone identificate c'è anche una coppia di coniugi e un loro parente nei confronti dei quali, nel maggio 2013 e nel settembre 2015, la divisione Anticrimine ha adottato misure di prevenzione patrimoniali, con il sequestro poi diventato confisca definitiva di un patrimonio mobiliare e immobiliare del valore di circa 3 milioni di euro, di cui oltre 1,3 mln in denaro.

Nei loro confronti era scattata la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. La scadenza dei termini di queste ultime ha consentito agli stessi di fare rientro in Sardegna. Alcuni giorni dopo il blitz i nomadi hanno lasciato il campo nomadi.

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