La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Cinquanta iniziative nei 17 comuni della città metropolitana per celebrare dal 16 al 22 settembre la Settimana della mobilità, voluta dall'Unione europea per favorire gli studi e le buone pratiche sul trasporto pubblico non inquinante e sugli spostamenti delle persone con mezzi alternativi alle auto. Partner della "Settimana" il Ctm, che da un anno e mezzo ha introdotto bus "puliti", cioè elettrici, e il 21 settembre sarà protagonista di un convegno al Lazzaretto di Sant'Elia (lo ha annunciato il presidente, Roberto Murru) che si concluderà con una tavola rotonda dei 17 sindaci per discutere della creazione di un'unica rete di trasporto pubblico urbano che colleghi tutte le municipalità metropolitane.

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Il tema delle rete dei trasporti che sia omogenea è molto sentito, come ha spiegato la sindaca di Sestu, Paola Secci, nella conferenza stampa convocata dal sindaco metropolitano, Massimo Zedda, nella sede del consiglio metropolitano al Palazzo Viceregio di Cagliari. Secci ha portato l'esempio emblematico di un intero quartiere di Sestu che non ha una sola fermata di pullman e gli studenti non hanno alternative all'auto per raggiungere la scuola. C'è quasi una "questione studentesca" quando si tratta di trasporto pubblico e infatti il 22 settembre, al Teatro Massimo di Cagliari, è previsto l'incontro conclusivo della "Settimana" con la consulta degli studenti dell'area metropolitana dal titolo "La mobilità è un diritto". Sarà l'occasione per discutere con Regione, Arst, Ferrovie dello Stato, Ctm della concreta relazione tra mobilità efficiente e diritto allo studio. 

La città metropolitana giocherà un ruolo fondamentale perché nei 17 comuni ci sono realtà diverse, come ha dimostrato Zedda quando ha parlato di Cagliari città, destinazione finale ogni giorno per 160mila auto di pendolari (lavoratori e studenti) e per circa sette, diecimila turisti soprattutto delle crociere che si riversano nel centro storico.

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Polveri sottili e surriscaldamento dell'atmosfera sono ormai problemi da affrontare a livello planetario, lo ha ricordato il consigliere metropolitano delegato alla mobilità, Fabrizio Marcello: le politiche metropolitane nel primo anno di vita del nuovo ente hanno puntato subito a incentivare l'uso del mezzo pubblico (che ora a Cagliari copre il 16 per cento della mobilità urbana) e a ridare vigore alle forme di mobilità condivisa del car sharing e del bike sharing.

Una tappa fondamentale della sostenibilità in tema di spostamenti di persone è la mobilità ciclistica, come ha detto il docente universitario Italo Meloni e, per promuovere gli spostamenti casa-lavoro in bicicletta, nell'occasione della "Settimana" il nuovo ente città metropolitana ha deciso di favorire questa buona pratica regalando 400 biciclette ai 17 comuni che a loro volta li daranno in comodato d'uso ai dipendenti decisi a collaborare con le nuove necessità della mobilità. L'iniziativa segue quella del 2012 quando, in seguito a un accordo tra ex Provincia e Regione, vennero acquistate mille biciclette parte delle quali consegnate all'Ersu e alle scuole secondarie superiori per favorire la mobilità casa-scuola in bicicletta. Alla luce degli studi e dei monitoraggi, Meloni oggi ha sottolineato un aspetto cruciale: la mobilità sostenibile deve essere condivisa dagli utenti e non c'è dubbio che, anche il modo con il quale le istituzioni propongono le modifiche delle abitudini, sia d'aiuto ai cittadini oppure finisca per scoraggiarli.

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Alessandro Boccone dell'Arst ha parlato dello studio per realizzare canali ciclabili in Sardegna: già sono stati individuati 42 itinerari per 2mila chilometri da percorrere con la bicicletta in piena sicurezza. L'obbiettivo, ha spiegato il tecnico, è anche costruire una offerta turistica che sia fonte di attrazione per tutto l'anno. L'Arst ha 350 chilometri di di ferrovie smantellate che sono sedi ottimali (per pendenza, larghezza, ambiente circostante) di un itinerario ciclabile.