Violenza sulle donne: grande affluenza al camper della polizia "...questo non è amore"
La due giorni nazionale del progetto della polizia di stato contro la violenza di genere, a Cagliari hanno collaborato anche le associazioni Donne al Traguardo e Donna Ceteris
CAGLIARI. Un migliaio di cittadini, prevalentemente donne ma con una importante componente maschile, hanno riposto “presente” nei giorni del 14 e 15 settembre 2017 alla campagna informativa avviata in tutto il territorio nazionale dalla Polizia di Stato con la denominazione “…questo non è amore” che vede come protagoniste appunto le donne, e che a Cagliari ha trovato attuazione nell’iniziativa “Progetto Camper – Il camper della Polizia di Stato contro la violenza di genere”, con un ufficio mobile aperto al pubblico nel centralissimo Corso Vittorio Emanuele nelle due giornate suddette.
Il progetto, finalizzato alla creazione di un contatto diretto con le donne, comprese a maggior ragione quelle vittime di violenza, ha previsto la presenza a bordo dell’ufficio mobile un’équipe multidisciplinare pronta a fornire tutti i consigli utili ed un supporto qualificato, composto dalla Divisione Anticrimine, Squadra Mobile, Ufficio Sanitario e Ufficio Denunce. Anche in questa occasione gli utenti hanno risposto positivamente all’iniziativa visitando in massa l’area di sosta del camper e parlando con il personale di polizia presente.
Numerosi sono stati anche i genitori che si sono ripromessi di accompagnare i propri figli per far conoscere anche a loro quali accorgimenti adottare, ad iniziare dal contatto, anche telefonico, con personale qualificato in grado di fornire adeguate e utili informazioni in materia di violenza di genere e prevenire così situazioni spiacevoli.
All’iniziativa hanno preso parte anche esponenti delle associazioni “Donne al traguardo” e “Donna Ceteris”, con le quali la questura di Cagliari collabora da tempo per fornire supporto a donne vittime di violenza. “La polizia di Stato – hanno spiegato gli operatori del progetto - è da sempre molto attenta ai fenomeni di femminicidio e di maltrattamenti in famiglia, ha deciso di compiere un ulteriore passo di avvicinamento nei confronti delle possibili vittime di questi reati”.