La Nuova Sardegna

Cagliari

Orroli, Antonietta Boi neocentenaria: il giorno del matrimonio il ricordo più bello

Alessandro Bulla
Antonietta Boi
Antonietta Boi

Circondata dai figli e dopo l'omaggio del sindaco Antonio Orgiana la nonnina racconta con vivacità dell'opposizione dei suoi genitori e della felicità che invece ricavò dall'unione con Ignazio Vargiu

23 settembre 2017
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ORROLI. “Il giorno del matrimonio è stato quello più bello della mia vita. Dopo tante sofferenze sono, infatti, riuscita a coronare il mio sogno d’amore, ostacolato in tutti i modi dai miei genitori (padre e madre padroni) che non condividevano la mia scelta solo perchè la persona della quale ero innamorata era di origini umili. Nonostante mi abbiano quasi segregato in casa, non ho accettato l’imposizione, mi sono ribellata con tutte le mie forze e grazie alla mia caparbietà alla fine l’ho spuntata”. Lo racconta con fierezza Antonietta Boi la nuova centenaria di Orroli, la ventiseiesima nella storia del paese del Sarcidano.

La neo centenaria nata il 21 settembre 1917 si è sposata il 3 ottobre del 1942 con il suo coetaneo e paesano Ignazio Vargiu, un agricoltore. “Il matrimonio è stato celebrato dal parroco di Nurri don Patrizio Casula - racconta -. Quando ho pronunciato il fatidico si ho pianto per la gioia immensa, per essere riuscita a spezzare le catene. Mi sono finalmente sentita per la prima volta libera e realizzata”.

Tzia Antonietta ha messo al mondo nove figli, otto dei quali sono ancora viventi: Vincenzina (74), Raffaele (72), Vladimiro (Miro) (70), Grazietta (68), Loredana (66), Salvatore (Tore) (65), Giorgio (62), Maria Rosanna (61), Giuseppe (Pino) (59). “La figlia morta si chiamava Loredana e aveva 3 anni sottolinea con la voce mesta la nonnina.”

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Antonietta Boi, oltre ad accudire alla numerosa famiglia e ad aiutare il marito nei lavori dei campi, ha contribuito al mantenimento della famiglia filando lino, lana e canapa e tessendo coperte (burrasa), bertulas (bisacce), arazzi, sacchi e tappeti che poi rivendeva. Si è anche ingegnata a confezionare, a rammendare e aggiustare i vestiti di tutti i componenti la famiglia. “Giornate molto piene e faticose- afferma - che iniziavano quasi sempre prima del sorgere del sole e si concludevano a tarda notte. Io e mio marito non ci siamo mai risparmiati, ci siamo privati di tante cose, abbiamo fatto tanti sacrifici pur di non far mancare ai nostri figli l’indispensabile”.

Tzia Antonietta ha subito un vero e proprio trauma quando è morto il marito ed è rimasta vedova (22 marzo 1984). “Da allora prego ogni giorno il Signore- di portarmi via per ricongiungermi con lui nell’altro mondo”. Tzia Antonietta è molto orgogliosa dei suoi figli. “Sono tutti molto uniti, si rispettano e si vogliono bene.La neo centenaria gode di buona salute ed è ancora autosufficiente. Mangia di tutto. Adora il pane abbrustolito (arridau). I culurgiones, il maialetto, l’agnello e il capretto arrosto e il minestrone di legumi e verdure fresche. Sino a pochi anni fa durante i pasti beveva un buon bicchiere di vino rosso. Attualmente passa le giornate guardando la televisione, leggendo e lavorando all’uncinetto.

Qual è il segreto della longevità, la ricetta per vivere a lungo e bene? “A parer mio non esiste alcun segreto. Ritengo, infatti, che la durata della mia vita è stata disposta da Dio quando sono nata”. I cento anni di Antonietta Boi sono stati festeggiati in pompa magna. I festeggiamenti sono iniziati dopo la messa di ringraziamento officiata dal parroco don Sergio Pisano alla quale hanno partecipato gli otto figli, i generi e le nuore, i 22 nipoti, i 28 pronipoti, parenti ed amici.

Il sindaco Antonio Orgiana e la vice Anna Pitzalis le hanno regalato una targa ricordo e un mazzo di fiori.

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Orroli con molta probabilità è l’unico paese della Sardegna che ha avuto un ultracentenario a cavallo tra il 1700 e il 1800. E’ Maria Pisano nata nel 1764 e deceduta il 20 luglio 1870 all’età di 106 anni.

Il paese del Sarcidano ha dato i natali ad altri 24 ultracentenari, 23 dei quali sono deceduti: Giuseppe Cauli (100), Emanuele Pisano (102), Bonifacia Sirigu (101), Vincenza Orgiana (108), Adelaide Sirigu (101), Vitalia Schirru (103), Giovanni Carrus (101), Giovanni Marroccu (100), Ermenegildo Schirru (102), Adelaide Boi (101), Giovanni Frau, soprannominato “nonnissimo d’Europa (112 e 6 mesi), Elena Orrù (102), Giuseppina Pala (102), Giuseppe Sulis (104), Efisio Piras (102),Rita Lobina(104), Annetta Orrù (101),Giuseppa Orrù (100), Agostino Marcialis (101), Clotilde Cotza (102), Egidia Manca (103), Giuseppina Aresu (102), Ottavio Muggiri (102), e una vivente: Ermelinda Cotza, che ha compiuto 102 anni il 17 maggio. Orroli vanta 51 ultranovantenni, (26 maschi e 25 femmine).

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