La Nuova Sardegna

Cagliari

Panettiere di Monserrato arrestato: in auto aveva 1 chilo di coca

Luciano Onnis
La droga trovata nell'auto del panettiere di Monserrato
La droga trovata nell'auto del panettiere di Monserrato

I carabinieri hanno scoperto la droga dopo aver letteralmente smontato la Panda del 46enne

23 settembre 2017
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CAGLIARI. Ufficialmente di professione panettiere, dietro le quinte spacciava droga in quantità rilevante. Alessandro Masala, 46 anni di Monserrato, era “attenzionato” da tempo dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Cagliari e alle prime ore di oggi 23 settembre è incappato nella rete tesagli dagli investigatori dell’Arma.

Quando è stato fermato alle porte di Cagliari per quello che sembrava essere un controllo di routine, era alla guida di una Fiat Panda presa a noleggio. Immediata una perquisizione personale e una sommaria dell’auto, con una prima apparente risultanza negativa rispetto al sospetto dei carabinieri, che erano invece certi che il panettiere trasportasse droga.

Una più approfondita attività di ricerca in caserma, con la Panda che è stata letteralmente smontata, ha consentito il ritrovamento sotto la cuffia del cambio della vettura di un panetto di cocaina di circa un chilogrammo, ad elevata concentrazione di principio attivo. Valore commerciale nel mercato dello spaccio di circa 100mila euro. I primi accertamenti, ancora in corso, hanno consentito di appurare che Alessandro Masala era da poco sbarcato a Porto Torres da un traghetto proveniente da Genova.

Le indagini dei carabinieri, coordinati dal tenente colonnello Ivan Giorno, comandante il reparto operativo provinciale, e dal capitano Michele Cappa, responsabile del nucleo investigativo, proseguono per l’individuazione di fornitori, sodali, fiancheggiatori e mercato di destinazione della cocaina, verosimilmente di un certo livello stante la qualità dello stupefacente. Arrestato in flagranza di reato, al termine delle formalità di rito, ancora in corso, Masala sarà trasferito nella la casa circondariale di Uta a disposizione dell’autorità giudiziaria competente.

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