La Nuova Sardegna

Cagliari

Sgarbi a Seui: per ammirare un quadro si toglie le scarpe e sale su una sedia

Vittorio Sgarbi
Vittorio Sgarbi

Il critico d'arte ha fatto un blitz nel borgo medievale al confine tra Ogliastra e Sud Sardegna

22 ottobre 2017
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CAGLIARI. Blitz a sorpresa di Vittorio Sgarbi a Seui, piccolo borgo medievale al confine con sud Sardegna e Ogliastra, uno scrigno di tesori paesaggistici e culturali già ribattezzato 'paese-museò. Il critico d'arte, che il 21 ottobre ha partecipato al convegno promosso a Villadrande Strisaili dal Partito Sardo d'Azione «La Nostra Sardegna», ha deciso di spostarsi nel comune alle pendici del Gennargentu per visitare la Galleria Comunale, la Pinacoteca e il percorso museale del paese.

«Quando abbiamo ricevuto la prima segnalazione della possibile visita ci era sembrato quasi uno scherzo - racconta telefonicamente all'Ansa il sindaco Marcello Cannas - ma alle 22 circa Sgarbi è arrivato in paese per visitare il Polo museale e ammirare alcuni nostri quadri». Il blitz di Sgarbi non è passato inosservato, anche perché si era appena conclusa la presentazione di un libro su Gramsci, e molti cittadini lo hanno quindi seguito nella visita. Prima tappa la Pinacoteca, dove sono custoditi quadri secenteschi frutto di una donazione al Comune di una dama di compagnia di una principessa palermitana. Tra questi una tela attribuita a Jusepe de Ribera, conosciuto col soprannome di Spagnoletto. Per ammirare e osservare con cura e da vicino il dipinto, Sgarbi si è tolto le scarpe ed è salito su una sedia.

Ha poi visitato il carcere spagnolo, in funzione da metà del XVII secolo al 1975, la Casa della magia, dove viene conservata una «fattura bianca», la Casa-Museo Farci, dove visse lo scrittore e politico Filiberto Farci, amico di Emilio Lussu e cofondatore del Partito sardo d'azione, e la palazzina Liberty sede del museo.

Per il critico due ore tra selfie con i cittadini e grande curiosità. «È stata una bella serata, Sgarbi ha dimostrato grande interesse per il nostro percorso museale - conferma il sindaco - voglio ringraziare tutto il personale del museo che ha lavorato fino a tarda notte per la visita». «Questo dimostra che investire in cultura - sottolinea Ignazio Marci della Cooperativa S'Eremigu che gestisce i percorsi museali - porta sempre un ritorno alla comunità, crea sempre fermento, interesse e dibattito».

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