La Nuova Sardegna

Cagliari

Minaccia e picchia i genitori col manico di una scopa: 39enne in manette

Luciano Onnis
Minaccia e picchia i genitori col manico di una scopa: 39enne in manette

L'uomo ha continuato a insultare padre e madre anche davanti agli agenti di polizia che lo hanno arrestato

23 ottobre 2017
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Picchia con il bastone della scopa i genitori e poi viene arrestato per maltrattamenti in famiglia. In carcere è finito un 39enne cagliaritano che già nel 2012 era stato arrestato per lo stesso reato e condannato a un anno e mezzo di reclusione, con la sospensione della pena.

L’episodio si è verificato ieri sera 22 ottobre. Al 113 è arrivata una telefonata con richiesta di aiuto per una lite in un’abitazione. La centrale operativa ha inviato immediatamente un equipaggio della Squadra Volante che ha raggiunto l’indirizzo segnalato notando un uomo che si allontanava in tutta fretta. Davanti ai poliziotti giunti sul posto è comparsa una donna che indicava nel persona che scappava il suo aggressore, prontamente inseguito e bloccato in uno sterrato. Identificato e controllato, lo stesso ha ammesso con gli agenti di avere avuto una discussione con i propri genitori.

Entrati nell’abitazione, i poliziotti hanno accertato che la vittima, madre dell'uomo fermato, nel corso di una lite con il proprio figlio, era stata aggredita e colpita con il bastone della scopa. Il padre, presente all’atto di violenza, ha confermato quanto detto dalla moglie, aggiungendo di essere stato aggredito anche lui dal proprio figlio. Il 39enne anche in presenza dei poliziotti ha inveito e minacciato i genitori più volte tentando di scagliarsi nuovamente contro di loro, ma è stato bloccato e ammanettato per sicurezza.

Dagli accertamenti effettuati è emerso che l’aggressore era stato già denunciato dai genitori e che nell’anno 2012, a seguito delle numerose denunce fatte per il comportamento violento tenuto dall’uomo nel corso degli anni, era stato condannato a 18 mesi con la condizionale.

La madre, a seguito delle lesioni riportate, è stata trasportata con un’ambulanza in un ospedale cittadino per essere medicata. Tratto in arresto su disposizione del pubblico ministero di turno, il figlio violento è stato accompagnato al carcere di Uta a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative