La Nuova Sardegna

Cagliari

Atlante della luna, il contributo dei ricercatori sardi

Atlante della luna, il contributo dei ricercatori sardi

Gli studenti Claudia Collu, Valentino Demurtas, Sabrina Podda con la ricercatrice Maria Teresa Melis in Cina, sono parte della delegazione italiana coinvolta nel progetto italo cinese Moon Mapping

17 novembre 2017
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CAGLIARI. Tre studenti dell’Università di Cagliari, accompagnati dalla ricercatrice Maria Teresa Melis, sono stati invitati e stanno partecipando in questi giorni alla China-Italy Science, Techonology & Innovation Week 2017 che si svolge fino a venerdì in tre città cinesi.

Claudia Collu, Valentino Demurtas, Sabrina Podda – questi i nomi dei tre studenti – e la dottoressa Melis fanno parte della delegazione italiana presente all’importante evento come partecipanti al progetto italo-cinese Moon Mapping, il cui obiettivo è arrivare alla realizzazione di un vero e proprio ‘atlante’ tridimensionale della Luna, con caratteristiche di omogeneità e precisione assolutamente inedite. Il risultato finale sarà una mappa inedita e ad alta definizione della luna, strumento prezioso per qualsiasi futura missione.

Il progetto ha avuto a Pechino un riconoscimento speciale da parte del Ministro italiano dell’Istruzione, Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, e del Ministro cinese della Scienza e Tecnologia, Wan Gang, ai quali gli studenti italiani e cinesi hanno consegnato - alla presenza del presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Roberto Battiston - le prime mappe della superficie lunare che sono state realizzate nell’ambito del progetto. La mappa consegnata dagli studenti dell’Università di Cagliari raffigura la geologia del “Sinus Iridum” e la distribuzione degli elementi maggiori sulla superficie lunare. L’evento ha concluso la cerimonia di apertura ufficiale della Settimana scientifica e tecnologica.

Il progetto "Moon Mapping" è coordinato dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e dal Center of Space Exploration (Cose) del Ministero dell’Educazione cinese, nelle persone rispettivamente di Paolo Giommi e Zhizhong Kang, è giunto alle sue fasi conclusive e ha coinvolto oltre all’Università di Cagliari, il Politecnico di Milano, gli Atenei di Padova, Pavia e Pescara, l’Irpi Cnr e le University of Geosciences e la Tsinghua University di Pechino e la Nanjing University di Nanchino.

Gli studenti dell’Università di Cagliari si trovano in queste ore a Guiyang dove è stata organizzata la visita al radiotelescopio Fast (Five hundred meter Aperture Spherical Telescope) e dove si svolgerà un workshop dedicato al progetto con la presentazione dei risultati raggiunti e la discussione sui possibili sviluppi futuri della collaborazione italo-cinese.

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