La Nuova Sardegna

Cagliari

Una tecnica per salvare le opere d'arte: premiato un neolaureato sardo

Gionathan Desogus
Gionathan Desogus

Il giovane dottore di Cagliari Gionathan Desogus ha fatto una tesi seguita dal professor Daniele Chiriu su una metodica per riconoscere il deterioramento di una pittura negli strati non visibili

22 novembre 2017
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CAGLIARI. È stato assegnato al dottor Gionathan Desogus, laureato in Fisica dell'Università di Cagliari, il primo Premio innovazione 2017 di Leonardo per la categoria studenti e neolaureati per l'applicazione di una particolare tecnologia diagnostica ai beni culturali, oggetto della sua tesi di laurea discussa recentemente con il professor Daniele Chiriu.

La cerimonia di premiazione si è svolta nella prestigiosa cornice del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano: il premio è stato consegnato dal presidente della società Leonardo, Gianni De Gennaro, dall'amministratore delegato Alessandro Profumo e dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni. Il progetto firmato dal dottor Desogus propone l'utilizzo di una avanzata tecnica diagnostica non invasiva, la micro-SORS (Spatially Offset Raman Spectroscopy), per l'identificazione precoce di cause di danneggiamento di opere d'arte e utile in particolare per la diagnosi negli affreschi, spesso deteriorati da reazioni chimiche o umidità.

«La tecnica utilizzata - si legge nella motivazione del premio assegnato a Desogus - permette di identificare il deterioramento anche al di sotto di strati che ne impediscono la visibilità. La tecnologia può essere applicata ad ogni tipo di opera d'arte che presenti superfici multistrato: dai libri alle pergamene, dai quadri ai manufatti».

«Nel mio lavoro di tesi - spiega Desogus, classe 1993 - ho avuto modo di applicare questa tecnica ad una superficie muraria multistrato, per la precisione un affresco. Tramite questa tecnica, io ed il professor Chiriu, siamo riusciti a caratterizzare gli elementi presenti nei substrati della superficie muraria, osservando composti differenti rispetto a quelli presenti superficialmente. Il micro-SORS può essere utilizzato per osservare variazioni della struttura molecolare e individuare agenti ostili, quali umidità, che potrebbero intaccare e compromettere la stabilità della struttura muraria».

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