La Nuova Sardegna

QUARTU SANT’ELENA. Si chiamava Gianluca Lisci, 51 anni, cagliaritano, l’uomo morto carbonizzato davanti al caminetto acceso nello scantinato di una casa a Flumini di Quartu, residenza marina nel litorale del Golfo degli Angeli.

L’uomo non si è accorto di niente quando la coperta che si era messo sulle gambe ha preso fuoco.

Sarà il medico legale che con l’autopsia stabilirà le cause del decesso, avvenuto probabilmente per asfissia da fumo. Poi le fiamme hanno fatto il resto.

La morte risale a un'ora compresa fra le 5 e le 7 di questa mattina 1° gennaio. Da quanto si è appreso finora – sul posto hanno operato gli uomini del commissariato di polizia di Quartu e la Scientifica - si tratterebbe di un incidente.

L’uomo ha passato l’ultima notte dell’anno e l’inizio del nuovo con altre due persone in una abitazione in campagna in località Scioppadroxiu. Probabilmente i tre amici hanno mangiato e bevuto abbastanza, poi la vittima è andata a dormire nello scantinato dell’abitazione, mentre gli altri due sono andati a dormire nelle stanze al piano superiore. Per proteggersi dal freddo, Gianluca Lisci ha usato una coperta, avvicinandosi al caminetto. L’uomo si è addormentato, probabilmente la coperta ha preso fuoco per una sigaretta accesa e il fumo ha fatto perdere i sensi alla vittima che è stata avvolta dalle fiamme.

Nessuno, almeno fino a questa mattina, si è accorto di nulla. Solo al risveglio quando le altre due persone che si trovavano in casa sono andati a chiamarlo hanno fatto la tragica scoperta.

È subito scattato l’allarme, sul posto sono arrivati i medici del 118 che non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Sul posto sono poi arrivati gli uomini del commissariato di Quartu che hanno avviato le indagini per ricostruire la tragedia. (luciano onnis)