La Nuova Sardegna

Cagliari

Malato sardo di Sla chiede di morire, il giudice dà l'ok

Il Santa Barbara di Iglesias dove era ricoverata la ragazza
Il Santa Barbara di Iglesias dove era ricoverata la ragazza

Staccate le macchine che lo alimentavano e lo facevano respirare. Giancarlo Mura, 76 anni, si è spento all'ospedale di Iglesias

13 gennaio 2018
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IGLESIAS. Nel 2014 gli avevano diagnosticato la sclerosi laterale amiotrofica, poi negli ultimi tre mesi la malattia era progredita notevolmente fino a costringerlo immobilizzato a letto con nutrizione effettuata artificialmente e così pure la respirazione. Giancarlo Mura, ingegnere minerario all'Enel, 76 anni di Iglesias, ha scelto di andarsene e porre fine alle sue sofferenze facendo staccare dai medici tutte le macchine che lo tenevano in vita.

Venerdì medici e anestesisti degli ospedali Cto di Iglesias e Sirai di Carbonia che lo seguivano, hanno staccato le macchine e il professionista, secondo suo desiderio, ha cessato di vivere. Per lui lo avevano chiesto alla procura della Repubblica di Cagliari e ai Responsabile della Assl di Carbonia-Iglesias la moglie e le due figlie.

A ottobre Giancarlo Mura, dal suo lettino in cui era completamente immobilizzato ma perfettamente cosciente e lucido, aveva lanciato un appello: «Questa non è più la mia vita», aveva detto a medici e magistratura. La richiesta di morte assistita l’aveva inoltrata per lui con un clic sulla tastiera del computer la figlia Nicoletta, poi è cominciata l’attesa per la fine delle sofferenze. Cosa che è avvenuta venerdì 12 nell’ospedale Santa Barbara di Iglesias. (luciano onnis)

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