La Nuova Sardegna

Cagliari

Minacce di morte al sindaco di Iglesias: indagato un muratore di 48 anni

Una delle scritte minacciose indirizzate al sindaco
Una delle scritte minacciose indirizzate al sindaco

L'uomo sarebbe stato ripreso da alcune telecamere della zona e a casa sua la polizia avrebbe trovato riscontri investigativi

22 gennaio 2018
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IGLESIAS. La Polizia di Stato ha individuato il presunto autore delle scritte di minaccia comparse nei giorni scorsi sulle pareti dei giardini pubblici di Iglesias e su quelle di una palazzina contro il sindaco Emilio Gariazzo.

Si tratta di un muratore di 48 anni, di Iglesias, che è stato denunciato a piede libero. Ieri 21 gennaio è stata perquisita la sua abitazione e sono stati trovati riscontri investigativi.

L'attività di indagine è stata condotta dagli agenti del Commissariato di Iglesias e dalla Digos di Cagliari con la collaborazione degli specialisti della Scientifica. Ulteriori accertamenti e verifiche sono in corso con la collaborazione dei carabinieri di Iglesias.

Secondo le prime informazioni rilasciate, l'uomo sarebbe stato inchiodato dalle riprese di alcune telecamere Gli agenti del Commissariato di Polizia, con i colleghi della Digos, hanno individuato e recuperato i filmati di tutte le telecamere della zona. I video sono stati analizzati con attenzione e nonostante alcuni di questi non fossero di buona qualità, i poliziotti sono riusciti ad individuare il possibile autore.

Adesso le indagini proseguiranno con la collaborazione dei carabinieri della Compagnia di Iglesias per stabilire se il 48enne sia anche responsabile delle altre minacce, quella della testa di capretto con due cartucce e un biglietto indirizzato al sindaco e alla giunta, trovata nei parcheggi del Comune.

Il 48enne è stato denunciato: dovrà rispondere di «violenza o minaccia a un corpo politico, amministrativo o giudiziario», secondo quanto previsto dall'articolo 338 del codice penale. L'uomo è disoccupato, non legato ad alcuno schieramento politico o associazioni. È noto alle forze dell'ordine: in passato era finito nei guai per violenza privata, oltraggio, detenzione illegale di arma comune da sparo e detenzione e spaccio di droga.

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