La Nuova Sardegna

Cagliari

Carloforte, traghetti notturni: vince il bando una controllata Delcomar

Simone Repetto
Carloforte, traghetti notturni: vince il bando una controllata Delcomar

La società che gestisce i collegamenti diurni con Calasetta è nella Ensamar srl

10 febbraio 2018
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CARLOFORTE. Delcomar succede a stessa, nei collegamenti marittimi notturni fra Carloforte e Calasetta, mantenendo di fatto il monopolio della gestione dei traghetti nel canale di San Pietro. Per la precisione ad una sua controllata, la neocostituita Ensamar srl, con sede a La Maddalena, che si è aggiudicata il servizio pubblico di trasporto marittimo serale e notturno in continuità territoriale sulla linea Carloforte - Calasetta. Per i prossimi quattro anni, l'assessorato regionale dei trasporti erogherà alla compagnia di navigazione, facente capo all'armatore Franco Del Giudice, una somma di poco superiore ai 10 milioni di euro (iva esclusa) per svolgere il servizio.

Nel novembre 2017, la direzione generale dell'assessorato aveva indetto una procedura aperta a livello europeo, per individuare un armatore a cui assegnare il servizio svolto da Delcomar, in scadenza al 31 dicembre 2017. Agli uffici regionali, era pervenuta l'unica proposta progettuale della società Ensamar, su cui la Regione dovrà verificare il possesso dei requisiti indicati nel bando prima del via libera definitivo all'avvio del servizio. Per quanto riguarda la durata, la giunta regionale aveva stabilito l'uniformità di scadenza col servizio diurno, svolto dalla Delcomar dal primo aprile 2016 per sei anni (prorogabili di altri tre), dunque fino al 2022.

Sempre secondo le indicazioni fornite dall'esecutivo Pigliaru nel bando, le tariffe massime saranno le stesse del servizio diurno, con la possibilità di prevedere "forme di integrazione tariffaria tra i servizi diurni e notturni sulla base di direttive regionali e accordi tra le compagnie esercenti". La tratta, dovrebbe continuare ad essere coperta dal traghetto Eolo, con il nuovo nome societario. L'operazione è stata fortemente criticata del deputato di Unidos Mauro Pili, che ha manifestato dubbi sull'assegnazione regionale ad una società neonata facente capo allo stesso armatore del servizio diurno, con un ribasso minimo (di poco superiore all'1 per cento) e con un traghetto del 1971, più volte oggetto di incidenti in banchina ed in navigazione.

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