Orrore a Muravera, cagnolino di 2 anni strangolato in una trappola per cinghiali
Micaela Cara, consigliera comunale di minoranza, ha dato la notizia della morte del suo Leo su Facebook con parole pesanti all'indirizzo dei bracconieri che seminano le campagne dei micidiali lacci
MURAVERA. Forse voleva scoprire cose c'era nel circondario e, cagnolino di due anni, si è allontanato dal cortile dell’azienda della proprietaria, Micaela Cara, consigliere di minoranza del comune di Muravera, candidata nella lista civica “Muravera migliore”.
La passeggiata gli è stata purtroppo fatale. E’ finito, infatti, in un micidiale laccio di acciaio, posizionato da un bracconiere senza scrupoli per catturare un cinghiale, ed è morto strangolato nel tentativo di riuscire a liberarsi.
L’episodio è accaduto nelle campagne di Muravera, in località Pisanedda, nei pressi dello stagno di Colostrai, all’interno del sito di interesse comunitario (sic) omonimo, a circa 400 metri dall’abitazione della proprietaria del cucciolo, Leo, un meticcio.
La notizia è stata comunicata con un post su facebook dalla stessa proprietaria del cane che, indignata, ha lanciato una vera e propria “filippica” contro i bracconieri.”Vi maledico con tutto il dolore che ho dentro per l’inciviltà e la codardia che vi porta a inventare le trappole più assurde e miserabili per sopraffare un animale (il cinghiale). Che vi si ritorcano contro, esseri ignobili”.
Il post ha ricevuto centinaia di commenti indignati e centinaia di like. Nel mese di settembre dello 2017 un altro cane di Micaela Cara era finito in un laccio ma era riuscito a sopravvivere nonostante fosse rimasto imprigionato per otto giorni.
Sull’episodio indagano gli agenti del corpo forestale e di vigilanza ambientale della stazione di Muravera coordinati dal comandante l’ispettore superiore Marco Meloni. I ranger stanno seguendo una pista ben precisa e il bracconiere, pertanto, dovrebbe avere le ore contate.
I forestali intensificheranno i controlli già a partire da domani, martedì, per contrastare il fenomeno del bracconaggio molto diffuso in tutto il Sarrabus.