La Nuova Sardegna

Cagliari

Bimba morta alla Metro di Elmas, il pm chiede il processo per due dirigenti

Il luogo della tragedia (foto Rosas)
Il luogo della tragedia (foto Rosas)

L'udienza preliminare a Cagliari il 10 aprile. La piccola Sofia Siddi era morta all'età di 2 anni schiacciata da un pallet di imballaggi

20 febbraio 2018
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CAGLIARI. È stata fissata per il 10 aprile prossimo l'udienza preliminare che dovrà decidere sul rinvio a giudizio, per omicidio colposo, dei due dirigenti della Metro Itali Cash and Carry Spa, indagati dalla Procura di Cagliari per la morte della piccola Sofia Saddi, la bimba di poco meno di due anni rimasta uccisa il 21 ottobre del 2016 schiacciata da un pallet di quasi 300 chili di imballaggi mentre si trovava con i genitori all'interno dell'ingrosso Metro, nella zona industriale di Elmas.

Il pubblico ministero Andrea Massidda aveva archiviato il fascicolo nei confronti della magazziniera che aveva sistemato l'imballaggio la sera prima, ma aveva iscritto nel registro degli indagati Maurizio Cossu Casolotto, milanese, amministratore della società Metro Italia Cash and Carry Spa, e Fortunato Stochino, cagliaritano, dirigente dello stabilimento di Elmas nel periodo del tragico incidente. Per entrambi ora è arrivata la richiesta di rinvio a giudizio e dovranno comparire davanti al Gup del Tribunale del capoluogo sardo, Roberto Cau, che deciderà se gli elementi raccolti dalla Procura sono sufficienti per sostenere un dibattimento.

Terminate le indagini dei carabinieri della Compagnia di Cagliari e dello speciale nucleo di polizia giudiziaria della Asl, che si occupa di sicurezza sul lavoro, il magistrato titolare del fascicolo aveva ritenuto che la magazziniera non avesse alcuna responsabilità sulla caduta del pallet pieno di imballaggi di cartoni per pizza, precipitato da un'altezza di circa tre metri e finito addosso alla bimba che stava sul passeggino, come prevede il regolamento del punto vendita. Ai due dirigenti iscritti nel registro degli indagati, viene contestato di non aver preso le misure necessarie affinché la scaffalatura fosse installata e utilizzata correttamente, come invece raccomandato dalla casa produttrice.

La bimba, di non ancora due anni, si trovava con i genitori nel supermercato sul passeggino spinto dalla mamma, peraltro incinta all'ottavo mese. All'improvviso, passando in una corsia aperta al pubblico, un carico con 36 confezioni di cartoni per pizza, pesante 350 chilogrammi, sistemato su un pallet all'ultimo piano della scaffalatura, a quattro metri d'altezza, era caduto investendola e schiacciandola. Inutili i soccorsi.

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