La Nuova Sardegna

Cagliari

L'ambasciatrice americana in visita alle miniere della scienza

L'ambasciatrice americana in visita alle miniere della scienza

Carbonia, entro il 2018 cesserà l'estrazione del carbone: al suo posto il Progetto Aria per lo studio della cosiddetta materia oscura

05 marzo 2018
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CARBONIA. Addio all'estrazione di carbone entro l'anno, il futuro delle miniere della Carbosulcis è nella ricerca scientifica e nell'innovazione tecnologica. Alla base c'è il Progetto Aria, finanziato dalla Regione con 2 milioni e 700 mila euro: porterà, tra l'altro, alla produzione di isotopi del gas argon, richiesti in grande quantità perché essenziali per lo studio della materia oscura all'interno del programma nazionale Darkside.

Gli impianti Carbosulcis sono stati visitati dalla vice ambasciatrice degli Stati Uniti, Kelly Degnan, poi ricevuta a Villa Devoto dal governatore Francesco Pigliaru. Il sopralluogo si è svolto nel sito minerario e ha interessato in particolare l'area del pozzo Seruci, dove sarà installata una colonna di distillazione criogenica dell'altezza di 350 metri. Con Degnan c'erano il vicepresidente della Regione Raffaele Paci, l'assessora dell'Industria Maria Grazia Piras, l'amministratore di Carbosulcis, Antonio Martini, il professor Cristiano Galbiati, dell'Università di Princeton e il professor Alberto Devoto, dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, partner scientifici del progetto Aria.

«Abbiamo mostrato alla vice ambasciatrice americana - spiega Paci - il nostro innovativo progetto per le miniere col pieno appoggio della Regione che sta garantendo un importante finanziamento”. Non un esempio isolato. «Abbiamo anche la miniera di Sos Enattos a Lula, che si è candidata per ospitare un laboratorio europeo per lo studio delle onde gravitazionali, e i progetti legati a Sotacarbo. Insomma - conclude Paci - un insieme di vecchie tradizioni minerarie che guardano al futuro, alla nuova tecnologia e a nuova occupazione».

«Il nostro obiettivo è traghettare l'industria della Sardegna in un’altra era - afferma Piras - Per farlo servono progetti coraggiosi e all'avanguardia. A Nuraxi Figus stiamo portando avanti il piano di dismissione della miniera, che prevede la cessazione dell'attività estrattiva entro l'anno».

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