La Nuova Sardegna

Cagliari

Da Assemini a Cascia con sa panada sognando il gemellaggio

Da Assemini a Cascia con sa panada sognando il gemellaggio

Alla fiera del Capo Lanuto una folta rappresentanza sarda, l'invito in ricordo di sa paradura, il grande gesto dei pastori sardi che donarono numerose pecore agli allevatori colpiti dal terremoto

15 aprile 2018
1 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Sa Paradura, il dono di una pecora da parte di ogni pastore, organizzata con Coldiretti, Prociv e il gruppo di musicisti Istentales dopo il terremoto del 2016 nella zona di Cascia, è rimasta nel cuore degli umbri e, per questo motivo, il comune di Cascia ha rinnovato il coinvolgimento della Sardegna durante la “Fiera del Capo Lanuto” e la manifestazione in corso in questi giorni si chiama proprio “Capo Lanuto – Sa Paradura”.

Lo racconta Antonio Scano, presidente dell'associazione culturale Proposta civica di Assemini, perché c'è una novità: anche Assemini è presente a Cascia e ha portato la sua specialità gastronomica, sa panada.

Così Antonio Scano: «Sto vivendo un’esperienza molto intensa ed imparando che non esistono confini al senso di comunità. Sono felice che, dopo il successo della nostra ceramica artistica, anche sa panada asseminese sia stata molto apprezzata. Credo che questo rapporto debba crescere, perciò auspico che Assemini possa presto gemellarsi con Cascia».

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sini

Video

25 Aprile, a Cagliari un corteo di 5mila persone sfila per le vie della città

Le nostre iniziative