La Nuova Sardegna

Cagliari

Due serre di marijuana in due case di Selargius scoperte dalla polizia

Due serre di marijuana in due case di Selargius scoperte dalla polizia

Arrestati due giovani di 27 e 29 anni

28 aprile 2018
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SELARGIUS. Due abitazioni private utilizzate per la coltivazione e la lavorazione della marijuana sono state scoperte dalle pattuglie dei Falchi della squadra mobile e dalla sezione antidroga nella zona di Selargius. Due persone, gli usufruttuari delle case, sono stati arrestati dagli agenti a conclusione dell’operazione investigativa denominata “Erba Proibita”, terminata con un blitz nei luoghi in cui si era avuta la certezza fosse stata allestita una coltivazione di cannabis. In manette per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti sono finiti Andrea Francesco Carboni, 27 anni, e Flavio Conti, di 29, entrambi di Selargius e con precedenti di polizia, è stato eseguito un blitz nella zona di Selargius. Dopo una costante attività di osservazione da parte dei Falchi, erano stati notati movimenti sospetti e di dubbia regolarità nella zona di Selargius, a conferma delle informazioni acquisite dal personale operante.

Dai controlli effettuati sotto traccia, si era capito che i soggetti erano almeno due e si trovavano in due distinte abitazioni. Sono scattati così due contestuali blitz: in casa di Carboni, all’interno di un locale adibito a magazzino, è stata trovata una busta da rifiuti di colore nero contenente un consistente quantitativo di fogliame e rami di piante di marijuana, poi due 2 rami di piante di marijuana in essiccazione, numerosissimi boccioli di marijuana per un peso totale di quasi 5 chilogrammi in essiccazione. In casa di Conti c’era invece, in locale posto nel cortile una serra attrezzatissima con 40 piante di marijuana prossime al taglio. Nella cucina/soggiorno, poggiato sul piano di una credenza, è stata rinvenuta una scatola in plastica al cui interno erano contenuti 8 involucri in cellophane contenenti cocaina. I due giovani sono stati arrestati e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria. (luciano onnis)

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