La Nuova Sardegna

Cagliari

I miracoli della Madonna di Bonaria: 40 anni dopo recuperato il certificato del 500

Luciano Onnis
I miracoli della Madonna di Bonaria: 40 anni dopo recuperato il certificato del 500

Il nucleo tutela del patrimonio artistico dei carabinieri ha restituito alla diocesi di Cagliari le carte del processo canonico sparite negli anni Settanta e ritrovate dagli eredi in casa di un collezionista defunto

14 maggio 2018
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CAGLIARI. Un prezioso documento d’archivio del 1592 , sottratto furtivamente all’Archivio storico diocesano di Cagliari negli anni Settanta e contenente il processo canonico con cui l’arcidiocesi di Cagliari riconobbe ufficialmente la storia e i miracoli attribuiti alla statua di Nostra Signora di Bonaria, è stato recuperato dai carabinieri del nucleo Tutela Patrimonio Culturale del capoluogo e riconsegnato questa mattina 14 maggio in forma ufficiale al direttore dell’archivio don Ferdinando Loddo.

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E’ stata una cerimonia ufficiale alla significativa presenza dell’arcivescovo Arrigo Miglio e del comandante provinciale dell’Arma Luca Menniti. Adesso il documento andrà a rioccupare il posto che gli compete fra i documenti storici custoditi nell’archivio diocesano di via monsignor Cogoni.

Il furto venne compiuto durante il trasferimento dell’Archivio diocesano dagli uffici della cattedrale al curia vescovile. Ma solo nel 2017 ci si è accorti dell’ammanco del prezioso documento (e di un’altra decina), intitolato “Informacio recebida sobre la invencio y mila gros de la santa imagen de la santissima virgen de buenayre”, quando don Ferdinando Loddo ha messo mano all’inventario della documentazione storica dell’archivio. Immediata la denuncia ai carabinieri e si è messo così in azione il nucleo Tutela Patrimonio Culturale comandato dal maggiore Paolo Montorsi.

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Le indagini degli investigatori si focalizzarono su persone che erano solite frequentare gli archivi vescovili e in particolare su un grande appassionato della storia della Madonna di Bonaria, deceduto però agli inizi del 2000. Gli investigatori hanno proseguito le ricerche sugli eredi del defunto ed è stato che uno di questi, controllando fra i beni ereditati, ha trovato lo straodinario documento e lo ha consegnato spontaneamente al maggiore Montorsi.

Sono state quindi effettuate dai qualificati esperti della Soprintendenza Archivistica di Cagliari, diretti Maria Angela Pelagatti, le verifiche di autenticità e una volta accertato che il documento era proprio quello originale si è potuto procedere oggi 14 maggio alla restituzione ufficiale del documento all’Archivio storico diocesano.

Parole di vivo ringraziamento ai carabinieri sono state espresse dall’arcivescovo Miglio, dalla dottoressa Pelagatti e da don Loddo.

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