La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Il giornalismo sardo piange Cristiano Bandini, già cronista e conduttore di Radio Press, collaboratore di Tiscali, addetto stampa del consiglio regionale, autore di racconti che, nel 1998, gli valsero il premio intitolato a Sergio Atzeni e, poi, del romanzo Mezza Stagione, storia di ragazzi ambientata a Villasimius prima che le vacanze diventassero un'industria.

Quarantacinque anni, laurea in Giurisprudenza, una passione per la scrittura e l'informazione, tenace nel costruirsi il suo posto in un settore professionale difficile, fu uno dei protagonisti della stagione di Radio Press, una piccola grande radio locale capace nel cercare nel notizie e nel darle. Passione nella passione erano lo sport e gli spettacoli, i colleghi con cui ha diviso la lunga gavetta ricordano il titolo felice della trasmissione "Cagliari non è Las Vegas".

Gli amici-colleghi raccontano tante cose negli innumerevoli post sui social. Era un ottimo professionista, aveva fantasia e cuore sostanziati in un tratto umano ineguagliabile. Ma non c'è post che non esprima il cordoglio più profondo anche per un altro aspetto della vita di Cristiano: era padre di una bambina piccola, una gioia senza paragoni, "che avresti meritato di vivere ancora per tanti e tanti anni", scrive uno degli amici, Alberto Urgu.

Alla compagna Maria, alla figlia e a tutti i suoi amici, per lui come fratelli e sorelle, le sincere condoglianze dei colleghi della Nuova