La Nuova Sardegna

Cagliari

Rubano 50 metri di guard rail sulla vecchia Orientale sarda

Gian Carlo Bulla
Rubano 50 metri di guard rail sulla vecchia Orientale sarda

Villaputzu, ad accorgersi del furto un operaio della Provincia

31 agosto 2018
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VILLAPUTZU. Un insolito furto è stato messo a segno nella orientale sarda, la vecchia strada statale 125, tra i km 82 e 83, nei pressi della chiesa romanica in cotto di San Nicola ubicata ai piedi delle rovine del castello medievale di Quirra. Ignoti hanno “razziato” poco più di cinquanta metri della barriera di sicurezza (guard-rail) in acciaio zincato che delimita la carreggiata. Ad accorgersi del furto è stato lo stradino della provincia che ha subito informato il capo servizio. Sul posto, non appena venuti a conoscenza, si sono precipitati, per effettuare un sopralluogo, Ignazio Tolu, sub commissario della provincia del Sud Sardegna, e Sandro Porcu, il sindaco di Villaputzu, insieme ad alcuni tecnici dei due enti intermedi. La scoperta ha lasciato di stucco i due amministratori che congiuntamente si sono recati nella caserma dei carabinieri del paese del Sarrabus per sporgere formale denuncia. Il tratto di strada dove è avvenuto il furto, dopo la dismissione dell’Anas, è stato affidato alla provincia del Sud Sardegna .

”Un gesto impensabile e molto grave - ha sottolineato il sub commissario Tolu -. Per smontare il guard-rail sono state impiegate alcune ore. Con molta probabilità “il fatto” non è passato inosservato. Qualcuno quasi sicuramente ha visto”. Sull’episodio indagano i carabinieri della stazione di Villaputzu e della compagnia di San Vito coordinati dal capitano Stefano Colantonio. “Invito caldamente chiunque abbia visto a collaborare con le forze dell’ordine e contribuire così all’identificazione dei ladri. Il furto è stato messo a segno da più di una persona”.

Il sub commissario Tolu per motivi di sicurezza ha disposto la sostituzione immediata del guard-rail.”Una spesa aggiuntiva che graverà sulle spalle di tutti i contribuenti- afferma Tolu-. La provincia dispone di magre risorse. Per far fronte alla spesa siamo costretti a stornare la somma da un fondo già stanziato”.

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