La Nuova Sardegna

ORROLI. Festa grande nel Centro residenziale don Tarcisio Sulis di viale Europa ad Orroli gestito dalla cooperativa sociale “Lago e nuraghe”per il centesimo compleanno di Speranza Puddu, ospite dal settembre 2013. I festeggiamenti, aperti a tutti, organizzati dai figli della neo centenaria con la collaborazione di Carla Toro, la coordinatrice responsabile della struttura, sono iniziati subito dopo la messa di ringraziamento che è stata celebrata dal parroco di Orroli don Sergio Pisano. Tra gli altri hanno partecipato oltre ai figli, a una parte dei sedici nipoti e dei sedici pronipoti, amici e conoscenti, i sindaci di Orroli, Antonio Orgiana, il paese dove tzia Speranza risiede, e quello di Nurri, Antonello Atzeni, il paese che le ha dato i natali, e tutti gli ospiti del centro residenziale di Orroli e diversi provenienti dalle case di riposo dei paesi vicini di Villanova Tulo e Gergei gestiti dalla stessa cooperativa “Lago e nuraghe”.

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Tzia Speranza durante la festa ha indossato le fasce tricolori dei due comuni del Sarcidano. Ha molto gradito la targa ricordo fatta unitariamente dai due sindaci e le composizioni floreali che ha ricevuto in dono. Speranza Puddu, quintogenita dei sei figli messi al mondo da Giuseppa Pili e Vincenzo Puddu, è nata a Nurri il 29 settembre 1918. La neo centenaria si rammarica di non sapere leggere e scrivere. “Mi sarebbe piaciuto andare a scuola, ma purtroppo- racconta- sono nata in una famiglia povera. I miei genitori nonostante si spaccassero la schiena lavorando, senza risparmiarsi, dall’alba al tramonto, facevano fatica a procurare quanto era indispensabile ogni giorno per sfamare la numerosa famiglia. Da quand’ero bambina ho dovuto lavorare per contribuire a far incrementare il magro bilancio familiare”.

La neo centenaria si è sposata il 16 novembre 1941 con Luigi Pitzalis, un suo compaesano che faceva il contadino. Ha messo al mondo 7 figli, sei dei quali sono ancora viventi. Maria (74 anni), Piero (72), Giovanni (70), Anna (65), Ignazio (63), Rosa (59). Si è occupata prevalentemente della famiglia e quando c’è stato bisogno ha aiutato il marito nel lavoro dei campi. Ha sempre fatto settimanalmente il pane in casa, ha curato con passione un orto dove coltivava ogni tipo di verdura. Il raccolto era più che sufficiente a soddisfare le esigenze familiari. Ha allevato animali da cortile (galline, anatre, conigli) e alcune pecore. Attualmente così come sempre ha fatto mangia di tutto. Adora le verdure fresche ed in modo particolare le cipolle, quelle tipiche sarde, che continua a mangiare crude. Ai pasti ha sempre bevuto un buon bicchiere di vino nero di proprietà.

Tzia Speranza come passa il tempo nel centro residenziale?. “Le piace molto conversare sia con le altre ospiti che con le persone che vengono a trovarla - spiega Carla Toro, la coordinatrice responsabile del centro residenziale -. Si tiene, così, costantemente informata su tutto quello che accade a Nurri e nei paesi del circondario. Partecipa attivamente e con entusiasmo a tutte le attività che vengono proposte dagli educatori. Le piace molto colorare e guardare la televisione, soprattutto i programmi di varietà. Ogni giovedì è puntuale per la recita collettiva del rosario.”Attualmente oltre alle neo centenaria ci sono altri 4 ultracentenari che sono nati a Nurri: Natalina Marcialis nata il 29-10-1915, residente a Firenze, Pierina Pitzalis nata il 06-03-1916 residente a Seuni frazione di Selegas, Maria Carrus nata il 10-09-1916, Gesuino Orrù, nato il 14-04-1918.