La Nuova Sardegna

Cagliari

Ladri di rame sorpresi a Portvesme, uno viene arrestato l'altro scappa

Ladri di rame sorpresi a Portvesme, uno viene arrestato l'altro scappa

In manette un 54enne di Carbonia. L'altro malvivente sarebbe già stato identificato

10 ottobre 2018
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PORTOSCUSO. Due predatori di rame nei siti industriali dell’area di Portovesme colti sul fatto dalla polizia.Uno è stato arrestato, l’altro è riuscito a dileguarsi, ma l’individuazione sarebbe imminente. In manette è finito, per tentato furto aggravato, Erminio Mameli, 54enne di Carbonia, noto alle forze di polizia. Intorno alle ore 20 di ieri 9 ottobre, un equipaggio della Squadra Volante del commissariato di Iglesias nel corso degli ordinari servizi di controllo del territorio e sulla scorta di una pregressa attività d’indagine sul furto di rame nelle strutture industriali dismesse, ha effettuato un controllo nella zona industriale di Portovesme ad una struttura inattiva della società “Enel”. Gli agenti hanno individuato un varco nella recinzione metallica che li ha indotti a sospettare della presenza di persone all’interno dello stabile.

I poliziotti, dopo essere entrati nella struttura, hanno udito il rumore ritmico di un martello percosso nel metallo. Sospetto fondato perché i due agenti hanno sorpreso un uomo con una torcia in mano che vistosi scoperto tentava inutilmente di dileguarsi. Da una sala macchine situata alle spalle dal punto in cui si trovano gli agenti usciva un secondo uomo, con il volto travisato dal cappuccio di una felpa, che si dava a sua volta alla fuga dileguandosi e abbandonando lungo il tragitto una chiave inglese. Dopo aver proceduto all’identificazione dell’uomo fermato, Erminio Mameli, già pregiudicato per reati contro il patrimonio, i poliziotti hanno verificato quanto messo in atto dai due. Per terra c’era una cesoia arancione con manici isolanti di gomma nera, vicina alla base del quadro impianto da dove erano state smontate due barre di rame del peso di circa 30 chili ognuna, adagiate sul pavimento insieme a 10 spezzoni di cavo di rame rivestiti di plastica isolante della lunghezza di un metro e mezzo ciascuno, recisi dal quadro elettrico presente nella sala. Mameli è stato condotto negli uffici del Commissariato dove al termine degli accertamenti di rito è stato tratto in arresto nella flagranza del reato di tentato furto aggravato in concorso con persona ignota. Nella mattinata di oggi è previsto il processo con rito per direttissima. (luciano onnis)

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