La Nuova Sardegna

La morte di Doddore Meloni, le reazioni dal mondo politico

Doddore Meloni
Doddore Meloni

Borghezio ne parla al parlamento europeo: «La sua bella Sardegna sia orgogliosa di un simile alfiere»

05 luglio 2017
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Mario Borghezio, Lega Nord «Con Doddore Meloni muore l'ultimo vero indipendentista sardo, ma non l'idea indipendentista che, come tutte le idee di libertà, è immortale». Così Mario Borghezio, eurodeputato della Lega Nord, ricorda il leader indipendentista sardo scomparso oggi all'età di 74 anni dopo due mesi di sciopero della fame in carcere. «Lo Stato italiano, troppo spesso indulgente verso chi delinque - attacca Borghezio - è stato sempre ostinatamente durissimo verso questo coraggioso combattente per la libertà della sua terra, autentico poeta della politica. Poco fa nell'aula di Strasburgo l'ho ricordato concludendo con queste parole: 'La sua bella Sardegna sia orgogliosa di un simile alfiere, limpido e disinteressato lottatore per l'indipendenza dell'Isola".

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Piergiorgio Massidda «Credo ciò che dico, faccio ciò che credo. Penso che questa citazione di Victor Hugo sintetizzi bene la vita di Doddore Meloni». Così l'ex parlamentare Piergiorgio Massidda ricorda l'indipendentista di Terralba appena scomparso. «Ricordo Doddore come un uomo appassionato e sincero. Da lui mi separavano un'idea diversa di Sardegna, non condividevo né il suo modo di far politica, né l'impostazione ideologica, ma gli riconoscevo una passione coinvolgente che trascinava chiunque lo incontrasse. Il carcere, lo sciopero della fame, il gravissimo silenzio delle Politica sulla sua vicenda pubblica sono una ferita per chiunque creda nella democrazia. Oggi mi vergogno di far parte delle Istituzioni che non sono riuscite a intervenire per salvargli la vita. A prescindere dalla sua vicenda giudiziaria che non conosco e non posso valutare Doddore era un uomo che ha amato la Sardegna ed è vissuto per il suo ideale. Il mio pensiero va in questo momento alla sua famiglia e alla comunità politica che ha saputo creare, che non dimenticherà certo la sua testimonianza. Oggi - conclude Massidda - senza di lui, siamo tutti più poveri».

Michele Piras «Una rabbia immensa nei confronti di quegli organi dello Stato che lo hanno lasciato morire in carcere. Una rabbia immensa, perché si sono colpevolmente sottovalutate le condizioni di salute di un uomo di 74 anni, perché si sono ignorati gli appelli di amici, familiari, avvocati e perché è morta la pietà». Così il deputato di Articolo 1-Mdp Michele Piras commenta la morte di Salvatore «Doddore» Meloni, indipendentista sardo per il quale Piras scrisse una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella chiedendo un atto di clemenza, dopo che gli furono negati i domiciliari. «Umanità e vendetta, civiltà e barbarie, si sono affrontate, ancora una volta, in questa bruttissima vicenda - prosegue il parlamentare sardo - e hanno lasciato un cadavere per terra. E solo il silenzio di una clamorosa ingiustizia. È morto un uomo, maledizione. Non mi importa quali errori aveva commesso, non doveva morire».

Saverio Romano «È morto stamani l'indipendentista sardo Doddore Meloni, personaggio di spicco dell'indipendentismo sardo, leader del movimento 'Meris in domu nostrà (Padroni in casa nostra) e Paris (Partidu indipendentista sardu). Era stato arrestato il 28 aprile scorso per cumulo di pene, era stato portato nel carcere di Oristano-Massama, e aveva iniziato subito lo sciopero della fame e della sete. A seguito delle sue condizioni di salute era stato trasferito nel carcere di Cagliari-Uta, dove aveva proseguito lo sciopero della fame e della sete, aggravandosi fino a rendere necessario, il 29 giugno scorso, il ricovero in ospedale, al SS. Trinità di Cagliari, dove oggi intorno alle 9 è morto. Chiediamo ufficialmente che il ministro della Giustizia faccia luce sull'intera vicenda attraverso una ispezione. Ai familiari le nostre più sentite condoglianze». Lo afferma Saverio Romano, capogruppo Scelta Civica-Ala alla Camera dei Deputati.

Stefano Maullu «Doddore Meloni, morto questa mattina all'ospedale di Cagliari, è stato vittima della cieca e sorda burocrazia di un assurdo sistema che ha impedito a una persona anziana e malata di ricevere cure adeguate alle sue condizioni di salute», lo ha dichiarato l'eurodeputato Stefano Maullu (Fi). «Il suo quadro clinico, del resto, era già abbastanza eloquente al momento del suo arresto, lo scorso 28 aprile, ed è andato peggiorando di giorno in giorno. La sua dignità è stata deliberatamente calpestata - ha sottolineato Maullu - nonostante le sue condizioni, infatti, a Doddore Meloni è stato impedito di curarsi al di fuori dal carcere. Di fronte alla morte di Meloni, la riflessione sul valore della dignità umana e sul buon senso che andrebbe applicato in casi come il suo si fa sempre più attuale».

Luigi Cucca «La scomparsa di Doddore Meloni è una vicenda triste, sotto il profilo umano e politico. Doddore è stato un uomo che ha combattuto per i suoi ideali, e lo ha fatto con una straordinaria passione, spesso con gesti eclatanti e persino estremi, sempre mossi dal forte attaccamento alla sua terra e ai valori dell'indipendentismo». Il segretario del Pd Giuseppe Luigi Cucca commenta così la morte di Doddore scomparso questa mattina dopo oltre due mesi di sciopero della fame. «Pur non condividendo le sue battaglie, e i modi con i quali le ha condotte - precisa Cucca - gli riconosco la forza delle sue idee, e la tenacia e il coraggio che ha sempre dimostrato per affermarle, e per questo merita tutto il nostro rispetto. Sugli aspetti giudiziari legati alla sua morte sarà necessario accertare l'esatto svolgimento dei fatti, e siamo certi che gli organi preposti non si sottrarranno a tale compito».

Caterina Pes «Ci siamo sempre confrontati in modo civile e cordiale, pur avendo idee molto diverse. Oggi è una giornata triste per la politica sarda. Partecipo sentitamente al dolore dei familiari e dei compagni di partito di Doddore Meloni». Così la deputata Caterina Pes (Pd) ha commentato la scomparsa dell'indipendentista Doddore Meloni avvenuta oggi a Cagliari.

Angelo Carta Il Psd'Az esprime «vivo cordoglio per la morte di Doddore Meloni che ha scelto di immolare la sua vita alla causa indipendentista. Un militante di una causa giusta che nella sua vita ha manifestato l'idea di una Sardegna libera e indipendente senza cercare compromessi o condivisioni di facciata. Tant'è che spesso si è trovato solo a condurre una battaglia impari. Una solitudine che non ha mai fatto venir meno la sua determinazione». «Un carattere e una personalità - ha sottolineato Angelo Carta - che hanno influenzato la battaglia per l'indipendenza dei Sardi fino a farla diventare una battaglia quasi solitaria. Ora si dovranno rileggere le vicende della sua vita con il giusto distacco per trarre ogni buona indicazione per il proseguo della battaglia verso l'autodeterminazione dei Sardi. Adiosu Doddore».

Roberto Calderoli «Perché questo Stato ha lasciato morire in carcere (seppur in custodia in ospedale in questi ultimi giorni), dopo 66 giorni di sciopero ininterrotto della fame, l'indipendentista sardo Salvatore Meloni? Perché non gli sono stati concessi i domiciliari a fronte di un'età avanzata, 74 anni, e di un cumulo di condanne abbastanza leggero, considerando che si tratta di 4 anni e 8 mesi? Uno Stato che sta valutando di liberare il pluristragista e capo della Mafia, Totò Riina, uno Stato che per un omicidio fa scontare al massimo dieci anni, lascia morire di fame un uomo di 74 anni condannato solo per evasione fiscale e falso? Vicenda davvero oscura. Comunque addio ad uomo che ha creduto nelle sue idee indipendentiste e ha pagato fino in fondo, prezzo della sua ribellione. Addio Doddore». Lo afferma Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato e Responsabile Organizzazione e Territorio della Lega Nord.

Pietro Pittalis «Nonostante le differenze politiche che ci separano, abbiamo apprezzato lo spirito battagliero per i suoi ideali indipendentisti e di libertà della Sardegna». Così il capogruppo regionale di Forza Italia, Pietro Pittalis, esprime il cordoglio per la morte di Doddore Meloni, che si è spento oggi nell'ospedale Santissima Trinità di Cagliari. L'esponente degli azzurri rimarca anche il suo disappunto «per il mancato intervento da parte delle istituzioni pubbliche atte a garantire il fondamentale diritto alla salute dell'indipendentista, il cui stato si è aggravato con il protrarsi dello sciopero della fame. Ai familiari e alle persone a lui vicine esprimo anche a nome del gruppo di Forza Italia il più sentito cordoglio».

Franciscu Sedda «A nome del Partito dei Sardi ci tengo a manifestare il profondo sentimento di sgomento e cordoglio per la morte di Doddore Meloni, uomo e compatriota che ha deciso di dare la vita per testimoniare della sua fede indipendentista», ha dichiarato Franciscu Sedda segretario del Partito dei Sardi. «Come Partito dei Sardi, con i nostri rappresentanti al parlamento sardo e al comune di Cagliari, abbiamo provato a fare la nostra piccola parte per squarciare la cappa di silenzio su quanto stava accadendo - ha sottolineato - e per chiedere a Doddore di riprendere la lotta per l'indipendenza sotto altra forma. Evidentemente non è stato abbastanza. Personalmente sono molto scosso. Per l'uomo che se ne va. Per la tragicità del modo e del gesto. Ma ancor di più perché credo che Doddore volesse proprio questo. Scuoterci dall'indifferenza. In questa terra di Sardegna dove siamo allenati a protestare per i soldi non siamo abituati a persone che si lasciano morire per le proprie idee, per i propri ideali, per i propri sogni. Mi scuote la morte dunque ma ancor di più la vita che a questa morte passa attraverso: mi scuote pensare che non l'ho mai visto una volta arrabbiato, nemmeno quando dibattevamo e dissentivamo, e dunque devo necessariamente pensare a una scelta lucida e determinata; mi scuote il fatto che Doddore si sia scientemente consegnato nelle mani della giustizia italiana proprio in quel carcere che indegnamente occupa quella che è stata la reggia degli Arborea e della Sardegna indipendente; mi scuote il fatto che lo abbia fatto portando con sé le lettere di Bobby Sands». «Gratzias Doddore, fintzas a s'indipendentzia!», lo ha salutato Sedda.

Francesco Pigliaru «Ha lottato con enorme passione e sacrificio per un proprio ideale: merita il rispetto anche di chi ha idee diverse da quelle a cui lui ha dedicato la sua intera vita. Sono dispiaciuto per la sua scomparsa». Così il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, ricorda Salvatore «Doddore» Meloni, l'indipendentista sardo morto oggi a 74 anni in un ospedale di Cagliari, dopo due mesi di sciopero della fame in carcere, dove stava scontando alcune condanne per reati fiscali.

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