La Nuova Sardegna

Battisti al Gr1: "Sono innocente. La lotta armata? Un suicidio"

Cesare Battisti a Cananeia, centro del litorale di San Paolo
Cesare Battisti a Cananeia, centro del litorale di San Paolo

L'ex terrorista intervistato alla radio: "Sono uscito dal gruppo prima che iniziassero gli omicidi"

25 ottobre 2017
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ROMA. "Fortunatamente sono uscito prima che iniziassero omicidi nel mio gruppo". Lo assicura l'ex terrorista Cesare Battisti, condannato a quattro ergastoli in Italia, in un'intervista al Gr1 nella quale ribadisce la sua professione di innocenza (riportando anche una lettera del figlio del gioielliere Torregiani, per il cui omicidio Battisti è stato condannato a 13 anni) e prende le distanze dalla lotta armata.

"La lotta armata è stata un suicidio _ ha detto al Gr1 Battisti _. E anche indirettamente ho partecipato a idee che hanno portato a una follia, ad una via senza uscita".

Battisti afferma di avere 'compassione per le vittime' ricordando anche: "ho 62 anni, ho moglie e figli, ho nipoti, già sono nonno". E sulla sua vicenda recente sostiene: "Qualcuno ha voluto portarmi alla frontiera con la Bolivia, è stata una trappola".

I giudici del Tribunale Supremo Federale brasiliano hanno deciso  ieri 24 ottobre di rinviare alla prossima settimana l'esame del caso dell'estradizione dal Brasile nel nostro paese. Nel frattempo i giudici del Tribunale regionale federale della terza Regione, con sede a San Paolo, hanno deciso all'unanimità di mantenere le misure cautelari alternative al carcere per Battisti dopo l'arresto a Corumbà, al confine della Bolivia, e il conseguente rilascio in libertà vigilata.

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