L'ironman Zanda torna nella sua Sardegna
Dopo l'odissea in Canada e decine di operazioni agli arti riabbraccia gli amici
25 giugno 2018
1 MINUTI DI LETTURA
CAGLIARI. Torna nella sua Sardegna dopo quasi cinque mesi, 150 giorni iniziati con l'entusiasmo e la voglia di ottenere un buon risultato alla Yukon Artic Ultra, la maratona estrema lungo i ghiacci del Canada, e diventati un incubo quando ha smarrito il percorso tracciato ed è stato costretto a sopravvivere per quasi 14 ore all'aperto a meno 50 gradi, una drammatica esperienza che gli costerà l'amputazione degli arti.
[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:nazionale:1.17000249:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.17000249:1653506502/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]
Roberto "Massiccione" Zanda, l'extreme runner cagliaritano, arriva all'aeroporto di Cagliari Elmas questa sera intorno alle 22 proveniente da Torino. Ad attenderlo ci saranno familiari, amici, parenti e tutti quelli che in questi mesi hanno seguito la sua odissea scandita da una serie interminabile di tappe.
[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:nazionale:1.17000248:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.17000248:1653506502/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]
L'1 febbraio l'ironman, noto per aver preso parte a maratone estreme nel deserto, partecipa alla competizione in Canada. La gara si rivela più difficile del previsto e già dopo pochi giorni molti concorrenti si ritirano.
[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:nazionale:1.17000250:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.17000250:1653506502/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]
