La Nuova Sardegna

Finte case vacanza a Stintino e a San Teodoro, sgominata una banda di truffatrici

Finte case vacanza a Stintino e a San Teodoro, sgominata una banda di truffatrici

Indagine dei carabinieri di Pavia su affitti in luoghi noti di mezza Italia. Arrestate una sarda e tre milanesi

29 giugno 2018
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PAVIA. I carabinieri del Comando provinciale di Pavia hanno eseguito 4 ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip a carico di altrettante donne ritenute responsabili di una truffa ai danni di diverse famiglie che cercavano in affitto appartamenti in cui trascorrere le vacanze. Le quattro donne (tre residenti nel milanese e una in provincia di Cagliari, di età compresa tra i 24 e i 76 anni) sono accusate di truffa, sostituzione di persona e associazione a delinquere.

A tre sono stati concessi i domiciliari. L'indagine e'iniziata nel 2015 è stata condotta dai carabinieri di Pavia con i colleghi di Milano, Abbiategrasso, Corsico e Dolianova. E' emerso dagli accertamenti che le donne affittavano case-vacanza inesistenti (a Cortina, Isola d'Elba, Marina di Grosseto, San Teodoro, Stintino, Livigno, Madonna di Campiglio e altre note località) a ignari turisti, si facevano dare la caparra e poi «sparivano» con il denaro. Le indagini hanno consentito di documentare una vera e propria truffa ai danni di persone che avevano trovato sul web annunci di locazione di case in prestigiose località a prezzi particolarmente convenienti.

In ogni annuncio venivano indicati indirizzi mail personali dell'inserzionista che gli utenti potevano contattare: attraverso gli indirizzi mail o direttamente attraverso il sito internet di pubblicazione degli annunci, le inserzioniste fornivano false informazioni sull'alloggio e prendevano accordi con le persone circa le modalità di pagamento della caparra. La caparra da versare era sempre obbligatoria per poter «concludere l'affare»: il denaro veniva versato su carte prepagate e poi subito impiegato in acquisti e altre necessità da parte delle truffatrici.

«Le cifre sottratte vanno dai 400 ai 700 euro - ha commentato il maggiore Roberto Valvano, comandante del Nucleo Investigativo dei carabinieri di Pavia -: i soggetti caduti nella truffa sono persone normali che nella maggior parte dei casi risparmiano per potersi concedere qualche giorno di vacanza e che si sono visti sottrarre il loro denaro. In questi casi raccomandiamo sempre di non affidarsi a siti generici di annunci ma solo a portali web conosciuti; di controllare feedback e attendibilità dei dati inseriti, di porre attenzione ai prezzi troppo vantaggiosi e di versare caparre con metodi tracciabili».

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