Cina: riapre commercio 'prodotti' tigri
Ma solo in 'speciali condizioni' e provenienti da allevamenti
(ANSA) - PECHINO, 30 OTT - La Cina ha deciso di allentare le maglie sul divieto al commercio di "pezzi e parti" di tigri e rinoceronti, tra gli elementi di base della medicina tradizionale, affermando che i "derivati" potranno essere trattati legalmente soltanto in "speciali circostanze".
In particolare, ha riferito una nota del governo diffusa ieri sera e ripresa oggi dai media, su ossi di tigre e corno di rinoceronte sarà verificata l'origine, lecita se da allevamenti, mentre l'impiego dovrà essere utile "alla ricerca medica e alla guarigione". Sotto speciali circostanze, "la regolamentazione delle vendite e l'uso di questi prodotti sarà rafforzato e qualsiasi azione relativa dovrà essere autorizzata tra volumi commerciali strettamente controllati". Sull'avorio, la forte domanda cinese è considerata all'origine del bracconaggio degli elefanti in Africa, malgrado Pechino abbia quest'anno varato il bando sul commercio.