18enne ucciso: tre comunità in lacrime
I funerali a Macomer (Nuoro). Il vescovo, "Manuel perdonaci"
(ANSA) - MACOMER (NUORO), 1 NOV - Tre paesi in lacrime, una folla composta, commossa e ammutolita. E una rosa bianca, quella tenuta in mano per tutta la cerimonia dalla madre di Manuel Careddu, il 18enne barbaramente ucciso l'11 settembre scorso da un branco di giovani e la cui salma è ritrovata in un terreno alla periferia di Ghilarza dopo oltre un mese. Così le comunità di Macomer, Abbasanta a e Ghilarza, tutte e tre in lutto cittadino, hanno dato l'ultimo saluto a Manuel nella chiesa della Madonna Missionaria a Macomer, luogo di nascita del 18enne.
In prima fila, la mamma Fabiola Balardi, la nonna Gavina Puggioni, che ha cresciuto Manuel, e sua sorella più piccola. Al secondo banco il padre Corrado attorniato dalle sorelle e dalla mamma. Gli amici e i parenti del giovane sono rimasti un po' defilati, mentre tra la gente anche alcuni parenti dei giovani accusati dell'omicidio di Manuel.