La Nuova Sardegna

Sisma a Catania, tanta paura e quattro feriti

Sisma a Catania, tanta paura e quattro feriti

Undici scosse, crolli in alcune case, chiuso un tratto dell'autostrada A18

26 dicembre 2018
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CATANIA.  Notte di paura in diversi paesi dell'Etna e anche a Catania per un scossa di magnitudo 4.8 registrata alle 3:19 a nord del capoluogo etneo, tra Viagrande e Trecastagni. La superficialità dell'ipocentro del sisma, a solo un chilometro di profondità, ha contribuito ad amplificare l'effetto della scossa, che è stata nettamente avvertita anche a Taormina, nel Siracusano e nel Ragusano. I danni maggiori sono segnalati al momento nella zona di Zafferana Etnea, dove ci sono stati cedimenti di case vecchie e abbandonate.

In particolare nella frazione di Fleri, dove i crolli hanno interessato la vecchia chiesa del paese e dove si sono registrati due feriti, non gravi, con contusioni, escoriazioni e un pò di sangue e che si considerano dei «miracolati». «Siamo vivi per miracolo», ripetono ai cronisti e ai soccorritori. Sono componenti una famiglia di quattro persone - madre, padre e due figli minori - che hanno visto crollare le pareti della loro casa.

«Eravamo a letto - ricostruisce il capo famiglia -, ci siamo svegliati di soprassalto e visto le pareti crollarci addosso. Per fortuna i mobili ci hanno protetti dalle macerie: siamo vivi per miracolo». Altre antiche costruzioni sono crollate sempre a Fleri, Santa Venerina e Zafferana. In molte case le suppellettili sono volate da mensole e vetrine e sono cadute a terra, aumentando il senso di paura tra gli abitanti dei locali.

In totale il bilancio dei feriti è salito a 4. Oltre ai due registrati nella casa di Fleri, nella stessa frazione di Zafferana Etnea un 80enne è stato estratto da soccorritori dalle macerie della sua abitazione dove il sisma lo ha sorpreso nel sonno: portato in ospedale con un'ambulanza è stato accettato nel pronto soccorso in codice verde per delle contusioni alla testa. Lo stesso per un abitante di Pisano.

In molti paesi la gente è scesa per strada e soprattutto le famiglie con bambini hanno deciso di trascorrere la notte in auto per sicurezza. Nella notte la terra sull'Etna ha tremato diverse. Tutti eventi riconducibili all'eruzione in corso da due giorni sull'Etna, che ha fatto registrare un'ulteriore impennata dei valori dei tremori dei suoi condotti magmatici interni, segnale della presenza di grande 'energià e di magma in movimento che spinge sulle pareti dell'edificio vulcanico.

A seguito dello sciame sismico che sta interessando l'area il capo del Dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli ha convocato il Comitato operativo a Roma e il prefetto di Catania, Claudio Sammartino, ha convocato immediatamente a Palazzo Minoriti il Centro coordinamento soccorsi per fare il punto sul terremoto.Nelle zone interessate dal sisma sono già operative squadre dei Vigili del fuoco, Carabinieri, polizia di Stato, guardia di finanza, Polizia locale, volontari, personale del 118 e delle protezioni civili comunali.

Intanto è stato chiuso precauzionalmente al traffico un tratto dell'autostrada A18 Catania-Messina, per la presenza di lesioni sospette sull'asfalto createsi dopo il terremoto di magnitudo 4.8. Il blocco si registra tra i caselli di Acireale e Giarre.

L'eventuale riapertura sarà decisa dopo sopralluoghi e verifiche su sicurezza e stabilità del tratto autostradale al momento chiuso al traffico. L'eruzione sull'Etna, ancora in piena attività, e l'intensa attività sismica sul vulcano al momento non hanno alcun impatto invece sull'attività dell'aeroporto internazionale di Catania, che è pienamente operativo.

Sono state in totale 11 le scosse di terremoto (considerando solo quelle di magnitudo non inferiore a 2) registrate dalla mezzanotte nella zona dell'Etna. Tra le più rilevanti, oltre a quella di magnitudo 4.8 delle 3:19, una di magnitudo 3.3 all'1:09 vicino ad Aci Sant'Antonio. Quasi tutti gli eventi sismici hanno avuto ipocentro a una profondità molto bassa, anche meno di un chilometro.

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