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Università e lavoro, la strada giusta del design italiano

Università e lavoro, la strada giusta del design italiano

La nuova generazione di designer italiani spopola all'estero e sono sempre di più gli studenti incuriositi dalle discipline creative. Gli Open day di metà luglio spiegano come orientarsi tra presente e futuro

04 luglio 2016
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Cresce la richiesta dei giovani talenti italiani all'estero. L'ascesa dei creativi di casa nostra, portatori di quell'inconfondibile stile che incanta i mercati stranieri, non conosce battute d'arresto nonostante la crisi. Il nostro Paese continua ad essere la culla per eccellenza della creatività, con radici storiche ben salde nell'ideale del "genio italiano" e una contemporaneità fatta di firme capaci di dettare le regole dei prodotti di design maggiormente apprezzati fuori dai confini nazionali. Stando ai recenti dati rilevati dall'Istat, continua il positivo trend di crescita del Made in Italy nei settori di riferimento per il design, attestato su un + 6,6% del volume di esportazioni tra l'anno 2014 e il 2015, un giro d'affari che vale circa 20,7 miliardi di euro e, come ha precisato una ricerca delle camere di commercio di Milano e di Monza e Brianza sulla scorta dei dati Istat, l'interesse per i prodotti a firma italiana cresce specialmente nei paesi europei e negli Usa, anche se non mancano incrementi della domanda in alcuni mercati mediorientali e asiatici.

Soprattutto arredamento e moda restano i punti di forza dello stile italiano che continua a creare opportunità lavorative, in Italia e in altre nazioni, per i giovani in corsa nel mondo del lavoro dopo una formazione nei campi d'interesse della creatività italiana. Aumentano, infatti, le possibilità di impiego e le prospettive di una fiorente carriera per le nuove generazioni di designer italiani, anche per questo sono sempre di più le università che danno spazio a percorsi di formazione collegati alle diverse applicazioni produttive del design. E sono gli stessi studenti a dimostrarsi sempre più interessati a queste discipline di studio universitario: proprio in questi giorni le future matricole sono impegnate nella scelta del percorso di studi più adatto alle proprie inclinazioni, da individuare tra le numerose offerte formative, orientamenti differenti ma sempre più indirizzati al raggiungimento di una soddisfacente posizione professionale, considerando il difficile momento che vive il mercato occupazionale interno.
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Per scoprire i piani di studio più adeguati alle aspirazioni dei prossimi universitari, in molte città italiane nelle prossime settimane saranno organizzate intere giornate finalizzate ad una conoscenza capillare delle nuove opportunità formative. Open day che interessano anche le discipline creative, capaci di stimolare la curiosità di tanti ragazzi che hanno appena terminato le scuole superiori.
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«Siamo di fronte ad una generazione di curiosi e appassionati, di sognatori ispirati, in grado di vedere relazioni dove gli altri non ne vedono» considera Emanuele Soldini che dirige lo IED, fondato da Francesco Morelli nel 1966 e considerato ormai un’eccellenza internazionale, ma tutta italiana, concentrata su formazione e ricerca nelle discipline del Design, della Moda, delle Arti Visive, della Comunicazione e del Restauro. E proprio nelle sedi di Milano, Roma, Torino, Venezia, Como, Firenze e Cagliari, l'Istituto Europeo del Design apre le porte a quei nuovi creativi che vogliono intraprendere la strada della migliore formazione per ambire a firmare il nuovo stile italiano. L'Open Day di giovedì 14 luglio diventa così l'opportunità per un incontro diretto con le Scuole dell'Istituto, entrando nel vivo della quotidianità di un’offerta formativa declinata in corsi Triennali, Master, corsi di Specializzazione e Formazione Avanzata. Altresì è l'occasione per seguire workshop, confrontarsi con il corpo docente e toccare con mano le possibilità professionali successive alla formazione, grazie alla testimonianza degli ex studenti. Professionisti ormai affermati e portatori, con successo, di quel Made in Italy che rappresenta ancora, nel mondo, il presente e il futuro per tanti giovani creativi italiani.

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