La Nuova Sardegna

Nuoro

Simannu, una palestra per interventi medici

di Luciano Piras

Il centro dell’Ailun riprende le attività con un corso di tecniche d’avanguardia per sanitari

15 ottobre 2012
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NUORO. Cateteri venosi centrali con l’ausilio dell’ecografia: è su questa pratica che i medici si esercitano e vengono messi alla prova. Supporto fondamentale per i pazienti che hanno bisogno di un accesso venoso per prelievi, terapie varie o nutrizione a lungo termine (vedi i malati oncologici). Una nuova frontiera della medicina che permette agli specialisti di evitare le vene degli arti. Lo scopo dell’iniziativa è aumentare la sicurezza della procedura e l’efficacia della terapia. L’ecografo serve per visualizzare la vena che verrà incannulata, individuando il punto esatto in cui pungere, senza ricorrere dunque ai tentativi sulla base delle conoscenze anatomiche.

Riprende così, con questo nuovo corso di addestramento dei medici, l’attività del Simannu. Il Centro human factors di via Pasquale Paoli nato all’interno dell’Ailun per la formazione del personale che lavora nei sistemi complessi ad alta affidabilità come sanità, aviazione, marina, piattaforme petrolifere off-shore. Una vera e propria palestra tecnologica made in Barbagia per i professionisti della medicina e non soltanto.

Ripartite sabato scorso, le lezioni teorico-pratiche verranno svolte utilizzando materiale sintetico che riproduce parti del corpo umano che porterà i medici ad acquisire le competenze e la manualità necessarie per intervenire sui pazienti in carne ed ossa. I corsisti potranno così ripetere la procedura, acquisendo informazioni utili anche dagli eventuali errori, in un contesto totalmente sicuro. Il programma di addestramento, almeno 25 corsi con dieci medici-allievi ogni volta, andrà avanti per tutto il 2012 e continuerà nel 2013, grazie anche alla recente acquisizione di un simulatore avanzato che permette di addestrare gli specialisti alle procedure endovascolari, utilizzate nella diagnostica e nella terapia dell’infarto del miocardio, nella terapia dei disturbi cardiaci del ritmo come pure delle ostruzioni dell’arteria carotide. A conferma della proiezione verso il futuro di questo centro che si avvale di collaborazioni nazionali e internazionali, in particolar modo con il centro di simulazione medica avanzata del Children hospital di Boston, della facoltà di Medicina di Harvard.

Tant’è vero che «l’interesse insito nel progetto Simannu è collettivo e va ben oltre i confini della “nuoresità” e anche della “sardità”» dicono in coro un gruppo di sanitari dell’ospedale San Francesco. «Di fronte al richiamo della crescita abbiamo tutti l’opportunità di dimostrare a tutti la forza della sardità piuttosto che la debolezza della sordità» sottolineano i medici Michele Loi, Carlo De Nisco, Antonino Giunta, Domenico Scanu, Maria Paola Cadau, Gavina Porcu, Anna Sotgiu e Antonello Mura. Professionisti che promuovono a pieni voti il progetto scientifico pluriennale (e alquanto ambizioso) targato Nuoro Simannu-Ailun.

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