La Nuova Sardegna

Nuoro

Echinococcosi, a Bitti e a Orune parte la fase due

di Bernardo Asproni

di Bernardo Asproni BITTI «Durante la fase del progetto si è riusciti a stabilire il contatto con circa 150 famiglie di allevatori, soprattutto grazie alla intermediazione degli alunni,...

21 ottobre 2012
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di Bernardo Asproni

BITTI

«Durante la fase del progetto si è riusciti a stabilire il contatto con circa 150 famiglie di allevatori, soprattutto grazie alla intermediazione degli alunni, indispensabili nel processo di sensibilizzazion» , si è detto, presentando la campagna di prevenzione contro l’echinococcosi, in una sala affollata di alunni delle scuole medie di Bitti e Orune. Sono 60 i protagonisti presenti alla presentazione della fase due del progetto “Insieme per combattere l’echinococcosi”, partito due anni fa, finanziato dal ministero della Salute. Collaborano il dipartimento di prevenzione dell’Asl 3 e l’assessorato regionale alla sanità. Sono intervenuti i sindaci Ciccolini di Bitti e Deserra di Orune che hanno evidenziato l’importanza del progetto. Franco Ghiani, dell’assessorato alla sanità, ha precisato che l'unica strada possibile per combattere la malattia è la prevenzione, dunque «la Regione intende rifinanziare il progetto». Nella prima fase, nei due paesi sono stati diffusi circa 500 questionari per capire il livello conoscitivo del problema. È stato evidenziato l’utile lavoro dei veterinari dell’Asl (Siotto-Chessa-Gabrielli-Secchi). Alberta Uras, veterinario del Servizio di igiene degli allevamenti dell’Asl 3, ha illustrato i dati della prima parte della campagna di informazione-educazione rivolta alla popolazione e, in particolare, agli allevatori, riferendo che su 319 aziende ovine di Bitti e Orune ne sono state visitate 142 e identificati e trattati 636 cani. Sono state diffuse brochure e locandine, ed è stato creato il sito http://www.echinococcosi.it, oltre a un profilo ad hoc su Facebook. Giovanna Masala, dell’Istituto zooprofilattico, ha ricordato i 1266 ricoveri (2001-2009) per echinococcosi in Sardegna, con un costo di 6.625.453 euro.

Sono intervenute la dirigente scolastica Luigia Pira, che con i docenti curerà il nuovo iter didattico, e le alunne Giovanna Maria Carzedda (Bitti)e Giusy Contu (Orune). La nuova fase della campagna di prevenzione prevede una novità: due borse di studio da 1000 euro l’una. I ragazzi, divisi per squadre, dovranno visitare gli allevamenti muniti di collari e guinzagli ed effettuare fotografie al cane-pastore. Vince chi visita più aziende. Coordinatori e giudici della gara saranno professori e preside delle due scuole.

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