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Agente si toglie la vita sconvolto dal suicidio del fratello gemello

Agente si toglie la vita sconvolto dal suicidio del fratello gemello

OROTELLI. A meno di un anno dalla tragedia che colpì la famiglia di Gonario Piroddi, l’imprenditore di Orotelli suicidatosi ai primi dello scorso aprile, angosciato per l’impossibilità di pagare i...

09 marzo 2014
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OROTELLI. A meno di un anno dalla tragedia che colpì la famiglia di Gonario Piroddi, l’imprenditore di Orotelli suicidatosi ai primi dello scorso aprile, angosciato per l’impossibilità di pagare i debiti contratti con Equitalia, un altro lutto si è abbattuto sulla famiglia. Il fratello gemello di Gonario, Daniele, da tutti conosciuto come Lelle, 49 anni, si è tolto la vita nel paese del Senese dove abitava, vicino a Volterra, dove prestava servizio come agente di custodia. Il corpo è stato trovato nell’orto della sua abitazione.

L’uomo, sposato con una donna di Orotelli e padre di un figlio di 18 anni, non è riuscito a sopportare il peso della morte del fratello gemello. Le ragioni del suo gesto estremo sono contenute in due lettere che Piroddi ha lasciato ai familiari. La notizia è stata accolta a Orotelli con sconforto e dolore. In paese vivono il padre, la mamma e tre sorelle. «Una tragedia senza un perché anche se sembrerebbe che abbia lasciato una lettera a una delle sorelle in Sardegna per spiegare le ragioni – fa sapere Donato Capece, segretario generale del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria –. Ci stringiamo con tutto l’affetto e la solidarietà possibili al dolore indescrivibile della moglie, del figlio, dei familiari, degli amici, dei colleghi».

«Questo grave fatto avviene a meno di un mese da una analoga tragedia, a Novara» commenta ancora Capece. Che fa rilevare che «una riflessione deve essere fatta sulla piaga dei suicidi tra i poliziotti: 100 casi dal 2000 ad oggi sono una enormità».

L'agente di polizia penitenziaria è stato rinvenuto senza vita stamani. L'allarme e le ricerche di carabinieri, vigili del fuoco e volontari, erano scattate da ieri: secondo quanto emerso dagli accertamenti dei militari avrebbe inviato un sms a una parente, scrivendole quali erano le sue intenzioni. Il perchè lo avrebbe spiegato in due lettere. Una era indirizzata a una sorella, una missiva che aveva lasciato in carcere ieri a fine turno e poi trovata da un collega. L'altra era per la moglie: l'aveva con sè quando è stato trovato morto. Sempre in base a quanto emerso, in entrambe le lettere l'uomo avrebbe fatto riferimento alla scomparsa del fratello, a cui era molto legato.

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