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Il sindaco Murru: «Mai usate le recinzioni contro la peste»

URZULEI. «La scomparsa della recinzione a Campos Bargios non corrisponde al vero. La rete e' ancora lì: magari piegata in alcuni punti a causa degli alberi caduti dal vento ma di certo nessuno a...

06 agosto 2014
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URZULEI. «La scomparsa della recinzione a Campos Bargios non corrisponde al vero. La rete e' ancora lì: magari piegata in alcuni punti a causa degli alberi caduti dal vento ma di certo nessuno a rubato niente». Il sindaco di Urzulei, Gian Paola Murru chiarisce: «L'unica cosa vera è che i recinti non sono mai stati usati. Ma questo esula dalla volontà degli allevatori. Il problema è più grande e attiene a normative sinora contrastanti. E che si spera la Regione possa modificare. A mio parere, non esiste che si possa parlare di business legato alla presenza della peste suina. E cosa estremamente pericolosa. Per gli allevatori il vero business sarebbe la sua eliminazione. Assurdo parlare poi di anarchia nel territorio da me amministrato a causa dei camper che girano indisturbati nel Supramonte di Urzule. Nessuno lo può impedire: l'unica cosa che non deve capitare è il campeggio in zone non attrezzate e lo scarico abusivo. Due violazioni che se il cittadino vede e ha davvero senso civico, denuncia ai carabinieri, al Corpo forestale o alla compagnia baraccellare». Murru rimarca: «Ricordo che il prelievo di ginepro era sempre autorizzato dalla Forestale. E se qualcuno ha visto furti,ancora una volta sbaglia a non denunciare il fatto. È infatti impensabile potere tenere sotto stretta vigilanza l'intero territorio di Urzulei, per quanto carabinieri e barraccelli si prodighino in attività extra. E ricordo che una comunità civile e ospitale come quella di Urzulei in piu' occasioni ha dimostrato spirito di collaborazione anche per arrivare all'eradicazione della peste suina». (l.cu.)

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