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È tempo di sagre campestri

Si comincia il primo settembre a Silanus con San Bartolomeo

19 agosto 2014
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MACOMER. Se ad agosto le feste assumono una dimensione più visibile dovuta a manifestazioni di grande richiamo e alla presenza turistica, a settembre le celebrazioni sono più raccolte, ma comunque ospitali e in certi casi spettacolari. Le feste di settembre e ottobre si celebrano in alcuni casi nei santuari campestri. Con l’espansione urbanistica, come nel caso di N. S. del Soccorso a Macomer, la chiesetta è stata inglobata e fa parte dell’abitato. Tra le feste di questo periodo bisogna distinguere quelle legate alla tradizione religiosa, ma che comunque conservano una valenza civile importante, come la festa di Santa Croce che si celebra il 14 settembre in tutti i paesi della zona con una processione e la messa. A Santa Croce per tradizione scadono e si rinnovano i contratti agrari. Per quanto riguarda le sagre campestri, si inizia a Silanus il 1° settembre con la novena di san Bartolomeo e nella terza domenica del mese con quella di Santa Sabina. Entrambe le feste si celebrano nei santuari campestri. A Sindia, invece, l’8 settembre si celebra N. S. di Corte e il 18 ottobre San Demetrio, che è curata dalle persone che portano il nome del Santo. Macomer celebra a settembre N. S. del Soccorso con funzioni strettamente religiose. A Borore la 1° domenica di ottobre nella chiesa campestre si celebra San Gavino, mentre a Norgugume, che il 14 settembre celera Santa Croce con messa e processione, nella terza domenica di ottobre si tiene Su Izzadorzu, una festa di ringraziamento che un tempo era legata al raccolto e alla fine dell’annata agraria. A Birori la seconda domenica di settembre si tiene la novena di Santo Stefano. La sagra più spettacolare è però quella di Santa Maria de Sauccu di Bortigali che ha due momenti suggestivi di richiamo, quello della partenza il 7 settembre per il santuario al monte e quello del rientro in paese quando, all’imbrunire, il simulacro viene accompagnato nella chiesa di Santa Croce salutato da migliaia di salve di fucileria. La novena e la festa si celebrano nel santuario al monte. (t.g.t.)

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