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Bolletta pazza da 8mila euro a una pensionata di Urzulei

Bolletta pazza da 8mila euro a una pensionata di Urzulei

URZULEI. Unapensionata di 88 anni, che per la maggior parte dell’anno vive in casa dei figli nella penisola, si è vista recapitare una bolletta Abbanoa che prevede il pagamento di ben 8300 euro. La...

10 settembre 2014
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URZULEI. Unapensionata di 88 anni, che per la maggior parte dell’anno vive in casa dei figli nella penisola, si è vista recapitare una bolletta Abbanoa che prevede il pagamento di ben 8300 euro. La “gentile dilazione” del dovuto fatta da Abbanoa prevede che la povera anziana paghi 830 euro al mese: peccato abbia una pensione minima di poco superiore ai 400 euro e appena sufficiente ad arrivare a fine mese. Dice il sindaco Gian Paola Murru: «Se non ha avuto un infarto, lo deve alla presenza delle figlie in vacanza a Urzulei. Come è possibile che, pur avendo sempre pagato le bollette precedenti e vivendo da sola, anzi spesso in trasferta dai propri figli, sia arrivata una fatturazione da albergo in piena attività? Non è la prima volta. Ma adesso basta, veramente». Il primo cittadino di Urzulei sottolinea: «Che l’acqua sia ormai da paragonare all’oro è cosa certa. Ma che sia necessario dire basta è questione di dignità. Non si può continuare così. Abbiamo l’acqua, è nostra ma la paghiamo come fossimo a Cagliari, con in più tutti i disservizi legati ad una gestione posticcia dove per un intervento a una perdita passano giorni e giorni, mentre quell’oro scorre via libero in rigagnoli in barba al fatto che i rubinetti smettono di erogarla alle ore 17». Gian Paola Murru, poi, sottolinea che «A parte l’ovvia rettifica con i dovuti controlli per la bolletta impazzita, prego l’Anci Sardegna, i suoi vertici e l’esecutivo, di fare cambiare rotta a una società che pare priva di ogni controllo. Oppure, a difesa di Comuni come il mio, di trovare la soluzione per farci “lasciare” una società che sinora ha solo il triste primato di essere invisa quanto Equitalia». E conclude: «L’acqua è un bene primario: è come l’aria, senza si muore. E non può diventare un lusso. Abbanoa va fermata a ogni costo: non può continuare a erogare a piacere pagamenti che sono acconti perché la vera fatturazione arriverà in seconda battuta». (l.cu.)

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