La Nuova Sardegna

Nuoro

Galtellì, interrogazione sulle condotte danneggiate

di Angelo Fontanesi
Galtellì, interrogazione sulle condotte danneggiate

Il consigliere provinciale Gesuino Beccari ha scritto al presidente Tidu «I paesi della Valle del Cedrino collegati solo all’invaso di Pedra ’e Othoni»

14 settembre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





Dallo scorso fine novembre l’approvvigionamento idrico potabile dei cinque paesi della Valle del Cedrino è garantito esclusivamente dalle acque dell’invaso di Pedra’e Othoni.

L'ultima alluvione ha infatti semidistrutto le opere di interconnessione tra l'acquedotto di Olai e le fonti di Su Gologone che, dopo anni di battaglie e contenziosi, garantivano l’approvvigionamento del potabilizzatore di Taddore a servizio dei paesi di Galtellì, Orosei, Onifai Irgoli e Loculi.

Un effetto collaterale del nubifragio a rilascio prolungato che il consigliere provinciale dei Riformatori il galtellinese Gesuino Beccari ha tradotto in un’interrogazione urgente al presidente della Provincia di Nuoro Costantino Tidu.

«L’approvvigionamento idrico dei comuni della bassa Baronia resta un grosso problema irrisolto – scrive Beccari – con il costante pericolo per la salute pubblica dato dall'utilizzo del liquame dell’invaso sul Cedrino. Le condotte adduttrici che da Olai collegavano su Gologone sono state seriamente danneggiate con scarse possibilità di ripristino per mancanza di fondi. La fragilità di queste condotte – aggiunge il consigliere dei Riformatori – era stata manifestata dal sottoscritto nelle riunioni e sedi competenti, senza però avere nessuna risposta e peggio ancora, senza presa di impegno da parte delle autorità incaricate».

La soluzione ideale, secondo il consigliere Beccari, rimane quella dell’utilizzo dell’acqua di Su Gologone.

«Al fine di arrivare quanto prima ad una soluzione efficace e condivisa – conclude il consigliere provinciale Beccari nella sua interrogazione – chiedo pertanto al Presidente e al Consiglio della Provincia di dare mandato all’assessore provinciale all’Ambiente di aprire un tavolo di lavoro permanente fra i sindaci dei Comuni coinvolti e i tecnici qualificati del nostro Ente affinchè si trovi una soluzione definitiva e condivisa».

Il caso è stato già adottato dall'esecutivo di Piazza Italia mentre giovedì prossimo sarà discusso dal consiglio provinciale.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sini
Le nostre iniziative