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Una piscina intercomunale nei progetti di Posada e Torpè

di Sergio Secci
Una piscina intercomunale nei progetti di Posada e Torpè

POSADA. Costretti a lunghe trasferte per usufruire di una piscina coperta da utilizzare d’inverno. Sono centinaia i ragazzi e gli adulti baroniesi che percorrono oltre cento chilometri per praticare...

21 dicembre 2014
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POSADA. Costretti a lunghe trasferte per usufruire di una piscina coperta da utilizzare d’inverno. Sono centinaia i ragazzi e gli adulti baroniesi che percorrono oltre cento chilometri per praticare il loro sport preferito o sottoporsi a cure riabilitanti. Da quando ha chiuso i battenti una struttura privata ubicata tra Posada e Siniscola, in Baronie nei mesi invernali non si può praticare il nuoto e della riapertura di una struttura a carattere intercomunale si fa portavoce il presidente dell’Associazione nazionale di salvamento Lorenzo Michieli che con il suo impegno ha permesso a centinaia di ragazzi della zona di acquisire il brevetto di bagnino. «Abbiamo una grande utenza di ragazzi e adulti che gravitano in un vasto territorio che per tutto l’inverno non ha diversificazioni sportive. Chiediamo quindi ai sindaci del territorio di riunirsi per presentare un progetto intercomunale. Le nuove tecnologie permettono di realizzare degli impianti meno dispendiosi di un tempo e per il riscaldamento dell’acqua, si potrebbe utilizzare il sole con l’abbattimento dei costi energetici».

Una proposta quella di Lorenzo Michieli che viene accolta positivamente dai sindaci di Posada e Torpè Roberto Tola e Antonella Dalu, che si dicono favorevoli ad un progetto che potrebbe interessare anche Siniscola, Lodè e Budoni. «Potremmo mettere a disposizione l’area su cui edificare la struttura sportiva» dice il primo cittadino di Posada Roberto Tola. «La piscina potrebbe sorgere a Montigradas che si trova a metà strada con Siniscola ed è vicina alla Caletta e Torpè, oppure nei pressi dello svincolo per la 131. Ogni anno, noi mettiamo a disposizione un pullman per il trasporto dei ragazzi a Olbia e certo, avere una struttura in zona comporterebbe dei grossi benefici». Dello stesso parere anche il sindaco di Torpè Antonella Dalu: «L’idea è ottima. Infatti i costi di realizzazione e soprattutto di mantenimento delle piscine sono molto elevati e insostenibili per i bilanci di un solo comune. L’associazione di servizi è ormai l’unica via percorribile».

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