La Nuova Sardegna

Nuoro

Non si ferma all’alt e fugge: donna arrestata

Non si ferma all’alt e fugge: donna arrestata

Sindia, inseguimento dei carabinieri: la folle corsa è terminata sulla strada statale 129 bis

11 giugno 2015
2 MINUTI DI LETTURA





SINDIA. Prima è sfrecciata davanti a un posto di blocco dei carabinieri di Sindia senza fermarsi all’alt imposto dai militari e poi non ha risposto all’alt di una pattuglia del Nucleo operativo radiomobile della compagnia di Macomer che lungo la strada cercavano di fermarla e che avrebbe tentato di speronare più volte. Alla fine ha urtato il paraurti anteriore dell’auto della pattuglia, una Fiat Brava, causando danni al mezzo. I militari sono riusciti a fermarla prima che proseguire la sua folle corsa sulla ss. 129-bis Macomer-Bosa. Anna Rita Murtas, 47 anni, infermiera di Macomer, è stata arrestata e sottoposta al regime degli arresti domiciliari. Ieri è comparsa di fronte al Gip di Oristano che ha confermato l’arresto. Il processo, invece, verrà celebrato in un altra data.

I fatti che hanno portato all’arresto dell’infermiera di Macomer sono accaduti martedì pomeriggio poco dopo le ore 19,30 sulla strada per Bosa nel tratto tra Sindia e Suni. Una pattuglia dei carabinieri della stazione di Sindia al comando del luogotenente Sergio Fortunati e una pattuglia del Nucleo radiomobile guidata dal maresciallo Carlo Brancale erano in servizio in quel tratto di strada. All’altezza del km 18 i carabinieri impongono l’alt a una macchina condotta da una donna, che però non si ferma, ma si allontana a forte velocità forse nel tentativo di far perdere le tracce. L’auto viene intercettata subito dopo dalla pattuglia del Nucleo operativo radiomobile e la scena si ripete. In più la donna tenta di speronare più volte l’auto dei carabinieri. Che a un certo punto non riescono a evitare l’urto fra i due mezzi. Fortunatamente i danni sono limitati alle macchine. La donna è stata poi sottoposta all’esame dell’alcooltest ed è risultata positiva. Dopo le formalità di rito, è stata accompagnata a Macomer e sottoposta agli arresti domiciliari. Ieri il Gip ha convalidato l’arresto. (t.g.t.)

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative