La Nuova Sardegna

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TRADIZIONI

A Bitti una giornata per imparare l'arte della tosatura

Il rituale della tosatura
Il rituale della tosatura

Domenica 21 verrà riproposto l'antico rituale di "Su tunnintzu"

17 giugno 2015
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BITTI. Sarà una giornata all’insegna della tradizione nell’azienda agrituristica Ertila, alle falde di Punta Sa Donna, la cima più alta del territorio bittese. Domenica 21 verrà riproposto “Su tunnintzu vithikesu”, l’antica pratica della tosatura del bestiame. Si parte la mattina alle 10.30 con “s’irmurtzu vithikesu”, la colazione tipica bittese, consumata la quale i partecipanti potranno assistere alle straordinarie fasi dell’ancestrale rito della tosatura. Mani esperte, munite delle antiche forbici “sas ortikes de tunnere”, praticheranno “su tunnintzu”, nello stesso modo e nello stesso punto, all’ombra di una secolare quercia, in cui da sempre, i padri e i nonni, “sos matzores”, lo eseguivano. Alle 14, il pranzo tipico nell'azienda a conduzione familiare, immersa in un contesto paesaggistico di notevole fascino, alle porte del Parco naturale regionale di Tepilora. Il pranzo sarà a base di piatti tipici che soddisferanno i palati di tutti.

Dopo il lungo pranzo, nel pomeriggio, i visitatori andranno alla scoperta delle ricchezze del paese. Per loro visita guidata Museo della civiltà contadina e pastorale e al museo multimediale del canto a tenore. Attraverso un percorso guidato, che interesserà le numerose sale di cui il Museo si compone, si avrà la possibilità di rivivere i vari momenti di vita quotidiana e le molteplici fasi del duro lavoro dei campi nella Sardegna degli anni remoti. In particolar modo, riveste un fascino singolare la suggestiva sezione multimediale, dove si avrà la possibilità di ascoltare, attraverso l’ausilio tecnologico, uno straordinario e ancestrale canto polivocalico, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo: il canto a tenore. Ma la giornata non si concluderà qui.

Alle 18.30 visita alla tomba dei giganti di “S’ena ‘e Thomes”. Si tratta della struttura funeraria meglio conservata e più imponente del territorio. Si compone di un corridoio lungo 11 metri, una stele alta m. 3,65, per uno sviluppo complessivo in lunghezza pari ad oltre 16 metri. Un monumento che esprime egregiamente l’architettura funeraria di epoca nuragica e fa rivivere i misteriosi momenti legati ai riti ancestrali in esso praticati. Per informazioni rivolgersi al 3291177556.

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