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Un cortometraggio artigianale su Baunei

di Claudia Carta
Un cortometraggio artigianale su Baunei

BARISARDO. Sara, 9 anni. Emanuela, 99 anni. Il tempo che passa e conserva le cose genuine, create con maestria e arte. Tra scorci e paesaggi del tempo che fu, uniti alla passione e al sacrificio di...

01 luglio 2015
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BARISARDO. Sara, 9 anni. Emanuela, 99 anni. Il tempo che passa e conserva le cose genuine, create con maestria e arte. Tra scorci e paesaggi del tempo che fu, uniti alla passione e al sacrificio di un lavoro che regala i suoi manufatti all'eternità. Trasmettere tutto questo nell'era di post, tweet, selfie e Internet. Si può? Un giovane artigiano di Baunei l’ha fatto. Il risultato? Un cortometraggio che in un attimo ha raggiunto tremila visualizzazioni – numero destinato inesorabilmente a crescere – mettendo insieme la freschezza di una bimba, Sara, l’abilità di Pietro Calzoni, 90 primavere nelle mani, le rughe meravigliosamente piene di vita di Emanuela Murru, che di anni ne ha 99, a ricordare la storia di un paese, Baunei, delle sue strade lastricate, delle sue botteghe orafe, dei suoi artigiani, ideatori di bellezza e qualità, dei suoi centenari e delle loro tradizioni. L’idea di Mario Mereu, orafo baunese, ha così appassionato l’intera comunità e non solo. A trasformare un sogno in realtà, macchina fotografica e telecamera guidate da un impeccabile Gabriele Incollu che ha curato regia, riprese e montaggio: «È a tutti gli effetti un tributo ai nostri anziani e alla nostra terra – ha commentato il giovane regista – . Mariolino voleva parlare della sua bottega, non con un classico spot, ma attraverso una piccola storia con la quale trasmettere un’emozione, un messaggio poetico, nostalgico. Così, ho costruito un corto per certi versi onirico, dall'atmosfera sognante, fanciullesca». Un risultato sorprendente, “oltre ogni aspettativa”, che celebra la longevità degli ogliastrini, il legame forte delle radici e della propria identità. «Voglio tenermi stretti quei momenti per sempre – ha aggiunto Incollu – perché girare questo corto, con l’assistenza di Marirosa e Giovanni, è stata una delle esperienze più belle della mia vita. È sempre un piacere poter osservare il prodotto finito, ma la cosa più bella resta la realizzazione. Costruire un'emozione, passo dopo passo. Un po' come fa Mariolino con le sue creazioni».

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