Matrimoni, il pane decorato scelto come bomboniera
BORORE. La prima tappa del circuito regionale “In nome del pane” ha riconosciuto il ruolo e l’importanza del Museo del Pane Rituale di Borore nel promuovere e diffondere la conoscenza del cibo più...
BORORE. La prima tappa del circuito regionale “In nome del pane” ha riconosciuto il ruolo e l’importanza del Museo del Pane Rituale di Borore nel promuovere e diffondere la conoscenza del cibo più antico e più conosciuto nel mondo. Il museo di Borore è diventato punto di riferimento anche commerciale per chi è interessato al pane artistico, quello che nelle mani di donne esperte diventa una scultura di pasta. Cresce la domanda di questo tipo di pane lavorato e la richiesta proviene soprattutto da giovani coppie che preparano la festa di matrimonio. Piccole confezioni di pane decorato sono state richieste per preparare le bomboniere o per addobbare le tavole del banchetto nuziale. Un conto è mettere a tavola un pane anonimo e un altro offrire agli invitati del pane sapientemente lavorato. Basta fare un giro nelle sale del museo per vedere con quale abilità le donne riescono a trasformare la pasta in un’opera d’arte.
C’è il pane rituale che si prepara in occasione di feste religiose o di eventi legati alla famiglia, come il pane del matrimonio o quello che viene donato per voto in occasione della festa di Sant’Antonio di Padova, e c’è quello artistico, come il pane di San Marco, che è comunque un pane rituale, ma che diventa ricamo nelle mani esperte delle donne che lo lavorano. Grazie alle iniziative del museo tanta gente conosce i vari tipi di pane artistico e la ritualità che lo accompagna e ora il pane dai mille ricami viene richiesto da molte parti della Sardegna per regalarlo come bomboniera in occasione di matrimoni e battesimi. (t.g.t.)