Un progetto sovracomunale con nove sportelli linguistici
SINDIA. Nove sportelli linguistici sono stati attivati in altrettanti comuni del Marghine dando vita allo sportello linguistico sovracomunale che, con orari e in giorni diversi, aprirà nei paesi...
SINDIA. Nove sportelli linguistici sono stati attivati in altrettanti comuni del Marghine dando vita allo sportello linguistico sovracomunale che, con orari e in giorni diversi, aprirà nei paesi della zona. Sindia è il comune capofila del progetto che sarà realizzato grazie a un finanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Gli altri comuni sono Birori, Bolotana, Borore, Bortigali, Lei, Macomer, Noragugume e Silanus. Le attività dello sportello linguistico sovracomunale, che si concluderanno nel mese di dicembre, consistono nella traduzione degli atti amministrativi, dalla modulistica alle ordinanze, i regolamenti, gli avvisi, le comunicazioni rivolte all’utenza, e si alterneranno a una serie di iniziative rivolte alla popolazione e alle scuole, come i laboratori di lingua sarda, i corsi di formazione e l’organizzazione di eventi divulgativi e informativi.
«Le attività programmate – si legge in un comunicato diffuso dallo sportello sovracomunale – avranno come obiettivo quello di promuovere e sostenere il processo di consapevolezza culturale e la sensibilità verso la valorizzazione e la tutela delle lingua e della cultura locale, considerate mezzi per veicolare questo spirito in una più ampia prospettiva che rapporta la cultura locale a quella regionale e a quella europea». Le operatrici dello sportello Daniela Masia e Adriana Cocco saranno a disposizione dell’utenza nei giorni e negli orari che saranno resi noti nei prossimi giorni. L’Istituto di Studi e Ricerche “Camillo Bellieni” di Sassari curerà il coordinamento scientifico e organizzativo delle attività. L’Istituto opera da più di venticinque anni nell’ambito della promozione e della valorizzazione della lingua e della cultura sarda attraverso la ricerca, l’attività editoriale, la formazione, la consulenza e l’assistenza agli enti territoriali, unitamente alla cura di rapporti di collaborazione e di scambi di esperienze con centri che operano negli altri territori italiani ed europei dove sono presenti lingue e culture minoritarie. (t.g.t.)