La Nuova Sardegna

Nuoro

Lanusei, tutti contro la riorganizzazione della rete ospedaliera

di Lamberto Cugudda
Lanusei, tutti contro la riorganizzazione della rete ospedaliera

Sindaci sul piede di guerra dopo le scelte della Regione Ferreli: «Il nostro ospedale non può essere presidio di base»

31 luglio 2015
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LANUSEI. L’area provinciale ogliastrina non ci sta ad accettare la riorganizzazione della rete degli ospedali, in relazione al nosocomio di Lanusei, approvata dalla giunta regionale. E così, ieri mattina il sindaco Davide Ferreli, dopo avere sentito telefonicamente diversi colleghi, ha tenuto un consiglio comunale straordinario all’interno del presidio ospedaliero locale Nostra Signora della Mercede. Il tutto alla presenza dei vertici dell’Asl 4 d’Ogliastra.

«Il territorio è vigile – ha dichiarato il primo cittadino di Lanusei – e non accetterà che il Nostra signora della Mercede possa essere classificato come presidio di base. Al contrario, chiediamo che divenga, come quello di Olbia e altri, di primo livello. Non possiamo permettere che si perda quanto conquistato, dopo tantissimi anni, a livello di prestazioni sanitarie. Non accetteremo di tornare indietro. Questo è anche il pensiero dell’Unione dei Comuni, oltre che di tanti colleghi presenti qui a questa riunione straordinaria».

Davide Ferreli ha proseguito: «La Regione e la politica devono tenere conto delle peculiarità del nostro territorio e dare delle giuste risposte. Quanto deciso due giorni fa non ci sta per niente bene. Ecco perché, la prossima settimana verrà convocata la conferenza socio-sanitaria dell’Ogliastra. Lo ribadisco: non accetteremo questa classificazione per il nostro ospedale. Siamo pronti a una grande mobilitazione. Sulla sanità pubblica non è possibile fare certi “sconti” alla politica».

Per l’Ogliastra, come già detto, la riorganizzazione della rete ospedaliera, decisa dalla giunta isolana, prevede un presidio ospedaliero di base (Spoke) arricchito di alcune specialità, in particolare per la cura di patologie tempo-dipendenti. Anche il sindaco di Tortolì-Arbatax, Massimo Cannas, abbraccia le posizioni del suo collega di Lanusei: «L’Ogliastra non può accettare una classificazione di presidio di base per l’ospedale Nostra Signora della Mercede, che comporterebbe problemi anche per le strutture dell’Asl presenti a Tortolì e Jerzu. Deve essere inserito fra quelli di primo livello, come Olbia, il san Francesco di Nuoro e altri. Dobbiamo evitare un possibile accorpamento, che ci farebbe fare un salto indietro di decenni sotto il profilo della sanità pubblica. Per tutto questo siamo pronti alla mobilitazione generale. Ma ritengo che allo stato attuale ci siano spazi per l’apertura di una tavolo di trattativa con la Regione».

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